Quando gli agenti di Polizia Locale si sono precipitati in via Saletti di San Vito di Leguzzano, dove dormivano all’interno di un autocarro con il cassone di trasporto adibito a camera da letto, con tanto di materasso e cuscino, si sono ritrovati dinanzi ad una situazione di degrado incredibile. Con la coppia, dormiva anche una bambina di pochissimi mesi, costretta a vivere in quella topaia, dove avevano trovato sistemazione, protetti da un feroce pit-bull, pronto ad abbaiare se un estraneo provava ad avvicinarsi.

Il blitz è scattato giovedì verso le 8,30 ed il capo famiglia, un 39enne  invalido, ha provato a spiegare ai vigili il perchè era finito a vivere in quel tugurio in mezzo alla strada. ‘Mio padre mi ha cacciato di casa perchè mi sono innamorato di una rom – ha raccontato l’uomo – non approva il mio amore da cui è nata una bambina’. Gli agenti hanno poi, scoperto che la piccola non è mai stata riconosciuta e che chi aveva cacciato da casa il 39enne, era addirittura il suo tutore.

Una storia che ha fatto venire i brividi alla pattuglia del Consorzio Alto Vicentino, che ha messo al corrente della delicata questione il tribunale per i minori, che adesso, dovrà vagliare quanto relazionato dai poliziotti.

L’intervento

Al trentanovenne e alla sua compagna, gli agenti sono arrivati l’altra mattina, dopo la segnalazione di quel camioncino fatiscente alloggiato in via Rosati, dove l’attenzione l’aveva attirata il grosso cane, che aveva terrorizzato qualche passante. La notizia era arrivata all’orecchio del sindaco di San Vito che aveva a sua volta informato il comandante del Consorzio Alto Vicentino. Quindi il blitz degli uomini in divisa, dove hanno scoperto che nella parte anteriore dell’autocarro, la coppia aveva piazzato una sorta di manufatto in legno che delimitava quella che era diventata la loro camera da letto.

La storia d’amore

Il 39enne, la cui posizione è ora al vaglio dell’autorità competente, viveva in un altro comune non distante insieme ai genitori, che avevano avuto una casa popolare proprio per la condizione di invalidità dell’uomo. I problemi in famiglia sarebbero sorti qualche tempo fa, quando il padre, suo tutore giudiziario, lo avrebbe cacciato per la relazione sentimentale intrecciata con una giovane appartenente ad una famiglia rom, nota nell’Alto Vicentino. Il 39enne avrebbe cercato in tutti i modi di convincere il padre di quell’amore, che lo ha fatto persino diventare nonno, ma la posizione dell’anziano non è mai mutata, nonostante i numerosi tentativi di chiarimento culminati nell’ordine perentorio di lasciare l’abitazione di famiglia.

di Redazione Alto Vicentinonline

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