La preoccupazione per la riforma sanitaria arriva anche a Schio, dove il Movimento 5 Stelle comunale, rappresentato in consiglio da Marco Vantin, ha presentato una mozione al Sindaco Valter Orsi e alla sua Giunta chiedendo di intercedere con una presa di posizione in Regione.

La nuova Sanità prevede la nascita dell’Azienda Sanitaria Zero, con sede a Venezia. Sarebbe l’azienda leader del settore sanitario regionale, che distribuirebbe poi nelle 7 province della regione le Ulss di riferimento cancellando con un colpo di spugna tutto quanto finora ha rappresentato ‘l’eccellente sanità del Veneto’.

7 Ulss invece di 21, conferenze dei Sindaci che fanno capo a una Conferenza provinciale e abolizione della direzione dei Servizi Sociali, è quanto si delinea all’orizzonte per il settore sanitario che fa capo a Venezia e questo, preoccupa gli amministratori locali e non solo.

Marco Vantin, a nome dei ‘grillini’ di Schio, ha deciso di scendere in campo per chiedere che il suo Comune punti i piedi in Regione.

“Chiediamo a Consiglio e Giunta della Regione Veneto di rivedere e modificare il progetto di legge salvaguardando le attuali prerogative dei comuni riguardo a leggi e provvedimenti regionali in materia sociosanitaria”. La preoccupazione di Vantin e dei suoi nasce dopo che in seduta di consiglio in Regione, i 21 Presidenti delle Conferenze dei Sindaci delle Ulss hanno manifestato preoccupazioni per alcuni dei contenuti del progetto di legge regionale, che andrebbero ad intaccare pesantemente le attuali prerogative degli enti locali riguardo a leggi e provvedimenti regionali in materia socio-sanitaria, suscitando per di più dubbi in merito al mantenimento dell’attuale livello di finanziamento ed efficienza dei servizi sociali.

“In particolare – continua la mozione – sono state evidenziate criticità in merito alle modifiche dei confini delle Ulss, che farebbero capo alla provincia di riferimento. L’articolo in questione, vuole eliminare il ruolo degli enti locali, togliendo loro la possibilità di far conoscere al Consiglio regionale il punto di vista di chi vive concretamente la realtà quotidiana dei vari territori del Veneto. Nello stabilire i confini delle nuove Ulss è stata operata la scelta di seguire semplicemente i limiti delle province, un ente i cui confini non è detto corrispondano sempre ai reali bacini di utenza dei vari presidi ospedalieri. Inoltre – spiega la mozione – non è chiaro il funzionamento della presidenza delle Ulss e dei loro esecutivi”.

Ma è anche sull’abolizione della figura del Dirrettore ai Servizi Sociali che i 5 Stelle vogliono vederci chiaro perché metterebbe a repentaglio ogni punto di riferimento per  la gestione dei servizi sociali.

“La sostituzione di questa figura con un ‘Coordinatore dei servizi sociali’, che risponderebbe al direttore sanitario, fa temere il passaggio in secondo piano dell’area del sociale, preludio a un suo possibile ridimensionamento e sottofinanziamento – sottolinea la mozione sel Movimento 5 Stelle scledense – Il tipo di riorganizzazione previsto per le Ulss fa temere anche per il futuro dei piani di zona”.

E visto che da Venezia è arrivata a ogni Comune la richiesta di parere in merito alla modifica dell’ambito territoriale dell’unità locale socio-sanitaria di appartenenza, Vantin e i suoi hanno deciso di ‘suggerire’ al Comune di Schio di chiedere a Luca Zaia e alla Giunta di “rivedere il progetto di legge regionale soprattutto nelle parti che riducono o eliminano le competenze dei comuni e di offrire ai cittadini occasioni di informazione e dibattito su un progetto di legge regionale che potrebbe rivoluzionare completamente la sanità e i servizi sociali del Veneto”.

Anna Bianchini

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