Una intensa cerimonia che ha avuto il suo culmine nella testimonianza commossa dei familiari dello scomparso Livio Romare ha dato ufficialità al nuovo nome del PalaCampagnola, intitolato da sabato al campione di volley scledense, soprannominato Masiera per la sua bravura nel fare muro, scomparso prematuramente lo scorso dicembre a soli 51 anni.

Le parole di ricordo degli amministratori di Schio, degli ex dirigenti del Jockey, di familiari e amici dello scomparso pallavolista cresciuto a Magrè e che giocò nella mitica squadra di Schio ai vertici della professione, sono state accomunate da un filo conduttore, la memoria di un uomo dallo spiccato spirito di squadra, dall’amore per lo sport fatto solo di entusiasmo e passione, dall’altruismo a 360 gradi di uno sportivo che ha lasciato un vuoto nelle vite di chi lo conosceva, oltre che nel campo da gioco.

‘E’ stato un uomo – ha detto il sindaco di Schio Valter Orsi nel suo intervento di apertura della cerimonia – nel senso più genuino della parola. Mi lusinga e mi onora dedicare questo tempio dello sport a un grande atleta, che sapeva attirare le simpatie del pubblico grazie alle sue doti umane singolari. Chi lo conosceva racconta di come riuscisse a motivare i suoi compagni con la sua comunicatività bella e positiva. L’impressione della sua scomparsa è stata grande. Con Livio se ne sono andati tutta una serie di valori sportivi e umani che per lui erano uno stile di vita. E da oggi questo palasport porta orgogliosamente il suo nome’.

L’assessore allo sport Aldo Munarini, che ha portato avanti l’idea della nuova titolazione, ha ricordato ai presenti con orgoglio che l’associazione ‘Masiera Day’, nata per promuovere eventi sportivi in memoria dello scomparso, sta organizzando per il 2016 il primo Memorial Livio Romare riservato ai giovani pallavolisti, per far continuare a vivere la memoria dello sportivo nelle generazioni future.

Anche lo storico presidente del Jockey Giorgio Sartori ha ringraziato sindaco e assessore per la sensibilità dimostrata. ‘Romare ha portato il nome di Schio in tutta Italia – ha sottolineato Sartori – ma a me piace ricordarlo soprattutto per quel suo sorriso, che posso solo definire indimenticabile’.

schio - 5 dicembre palazzetto livio romerePresente alla cerimonia anche Federica Lisi, vedova del nazionale Vigor Bovolenta, scomparso improvvisamente per un malore fatale proprio in campo nel marzo del 2012, a soli 37 anni. ‘Anche grazie a tutti voi – ha detto rivolta al pubblico Federica, che si è accorta di essere incinta del 5° figlio solo dopo la morte del campione – noi non ci sentiamo sole. Per affrontare questa tragedia anche noi abbiamo dovuto metterci in campo e giocare. Sorridere non vuol dire dimenticare, ma andare avanti’.

Paola, la vedova di Romare, accompagnata dal figlio adottivo Marcos, ha trattenuto a stento la commozione ed ha ringraziato il pubblico presente per l’affetto dimostrato nei confronti della sua famiglia. ‘Mi ritengo una persona molto fortunata – ha detto – per aver avuto l’onore di vivere con Livio e sposarlo’.

Durante la cerimonia è stata scoperta una targa ricordo con impresso un pensiero personale dell’atleta che meglio di tutti lo contraddistingue come sportivo e come uomo: ‘Ho sempre creduto nello spirito di squadra, tanto nello sport quanto nella vita. Voi giovani siete il futuro… fate squadra! E supererete tutti gli ostacoli della vita’.

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La cerimonia, presentata dallo speaker Gianni Manuel di Radio Stella, che trasmetteva in diretta la cerimonia, si è conclusa con una sfida sul campo che per l’occasione ha richiamato campioni del volley professionistico degli anni ’80’ e ’90 da tutta Italia, tra i quali anche le vecchie glorie del Jockey. Primo fra tutti il sudcoreano Kim Ho-Chul, compagno di squadra di Romare e col quale il Jockey fu promosso in A1.

Marta Boriero

 

 

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