Valter Orsi, Sindaco di Schio si dice “soddisfatto dell’ottimo lavoro di indagine e prevenzione svolto dalle forze dell’ordine” che ha portato all’espulsione di Sofiane Mezzerreg, l’imam algerino di 36 anni che al suo ritorno dalle vacanze in patria ha trovato un decreto di allontanamento dall’Italia.
Orsi ci tiene a precisare che “Non sono tutti così ed è benvenuto nella sua Schio chi rispetta le regole e dimostra di non provare repulsione o intolleranza nei confronti nella quale risiede”.
Dopo l’intervento del Governatore della Regione Luca Zaia e della senatrice Erika Stefani, che si auguravano che quello di Schio rimanga un episodio isolato, il primo cittadino scledense rincara la dose.
“A Schio ci sono 3 centri di preghiera – ha spiegato – uno in via Venezia, uno nella prima periferia della città e uno in zona industriale. Fino a oggi non ci sono mai stati problemi, a parte ogni tanto qualche ‘ingorgo’ nel traffico dovuto alla massiccia presenza di persone che si dedicano al loro culto.”
Quello che è sfociato in un decreto di espulsione per Orsi è “un caso di estremismo puro sul quale si deve riflettere, ma assolutamente non bisogna cadere nella trappola e fare di tutta l’erba un fascio. Il momento storico che stiamo vivendo è delicato – ha commentato il Sindaco di Schio – ed è doveroso mantenersi vigili anche davanti ai più piccoli segnali di intolleranza. Chi decide di vivere in una società diversa da quella di origine deve riuscire ad accettare le regole e rispettare la cultura di accoglienza. L’uomo che oggi è stato colpito da un decreto di espulsione è un vice-imam che pratica l’estremismo ed è stato doveroso da parte delle istituzioni segnalare il rischio delle sue predicazioni e delle sue eventuali azioni”.
Mezzerreg è stato infatti descritto come ‘un solitario che rifiutava i contatti con italiani che non professano la religione islamica. Praticava incisive e autorevoli forme di convincimento ai minori inducendoli a comportamenti ostili con il mondo occidentale, fino a manifestare il desiderio di compiere in futuro gesti eclatanti, anche violenti e supportati dall’uso delle armi’. Da qui il provvedimento del Ministero dell’Interno, che gli ha negato l’ingresso per motivi ‘di ordine pubblico’.
Un gesto apprezzato da Orsi, che non conosceva l’imam Mezzereg di persona ma che dal momento del suo insediamento come primo cittadino ha avviato un percorso di ‘conoscenza e relazioni’ con i rappresentanti della cultura islamica di Schio.
“Finora ho incontrato i rappresentanti dei gruppi islamici che risiedono a Schio – ha sottolineato Orsi – e con qualcuno c’è anche un rapporto di amicizia. Di referenti religiosi ne ho incontrato solo uno e ho intenzione di confrontarmi anche con gli altri, anche se l’episodio di oggi non andrà ad accelerare i tempi, perché non lo ritengo necessario. All’interno della società musulmana ci sono diversificazioni, che noi occidentali non conosciamo e spesso distinguiamo osservando gli abiti tradizionali. In ogni caso – ha concluso – voglio che in città non ci siano episodi di intolleranza alla nostra cultura”.
Anna Bianchini