Schio e Como sempre più legate nel nome dei Rossi. E’ stato presentato in anteprima nella sala consiliare del Municipio di Schio il monumento donato alla città dal Comitato Monumento Rivarossi che così ha voluto portare anche nella città laniera un omaggio ad Alessandro Rossi Jr, pronipote dello storico industriale scledense e a sua volta noto industriale co-fondatore della famosa ditta di fermodellini elettrici “Rivarossi”. 

 

L’opera è stata consegnata al sindaco Luigi Dalla Via dal responsabile del Comitato Monumento Rivarossi professor Vittorio Mottola e dall’architetto Paolo Albano, che ha progettato il monumento, assieme ad una delegazione comasca del Comitato e alla presenza di Giancarla, sorella dell’ing. Alessandro Rossi, e di Marco Sessa. L’inaugurazione del monumento, che sarà posto nell’attraversamento pedonale di fronte alla stazione ferroviaria, è in programma per domenica 2 marzo. Uguali monumenti – tratti dall’originale posizionato a Como – sono oggi presenti anche ad Albese con Cassano e a Cortina d’Ampezzo a creare così un percorso rivarossiano.

“Ringraziamo gli amici di Como per questo dono che ci consente di mantenere viva in città la memoria di un altro Alessandro Rossi – ha sottolineato il sindaco Dalla Via – Questo monumento è il simbolo di un’amicizia ma è anche un modo per tenere viva una parte della nostra storia, in linea con quell’impegno che da sempre portiamo avanti per la valorizzazione di quel nostro passato che è la radice del nostro presente e una bussola per il nostro futuro”. “Con questo progetto – ha aggiunto Vittorio Mottola – abbiamo voluto ricordare un grande uomo, nelle città a lui legate. A dare lustro a questo nostro lavoro è arrivato anche il riconoscimento e l’omaggio da parte del Presidente della Repubblica. A Schio, nella città che ha dato i natali ad Alessandro Rossi, si chiude il lavoro del Comitato ma già sentiamo la responsabilità di aspirare ad un nuovo passo avanti: l’apertura di un museo a Como”.

Il ricordo si è quindi materializzato vividamente nelle parole di Michele Molteni che ha lavorato per 60 anni al fianco di Alessandro Rossi. Ad illustrare il monumento è stato infine il progettista Paolo Albano che ha spiegato l’idea di lasciare un segno, oltre che a Como, anche negli altri posti legati ad Alessandro Rossi. Idea che viene spiegata anche nella targa affissa al monumento: “Una piccola immagine di treno dal colore rosso, a ricordare il genio imprenditoriale respirato nella città della sua giovinezza dall’ing. Alessandro Rossi, pronipote dell’omonimo grande industriale tessile scledense dell’800 e a sua volta appassionato creatore in Como, nel 1945, della più famosa azienda italiana di fermodellismo, la Rivarossi. Tre sagome di trenini rossi sono state ricavate fisicamente dal monumento originario inaugurato a Sagnino il 3 marzo 2013 e legano Como in un percorso rivarossiano, voluto dal Comitato donatore con le altre città protagoniste della storia della fabbrica e del suo fondatore”   .

di Redazione Thiene on line

 

 

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