Un’area verde attrezzata di oltre 10.500 metri quadrati nel cuore del popoloso quartiere della Conca, con accessi da via dei Quartieri, via S, Giovanni Bosco e via S. Rita, da oggi è intitolata alla memoria di Monsignor Giovanni Rossin, umanista e poeta.
“Inizialmente – ha detto il Sindaco, Giovanni Casarotto – avevamo valutato la possibilità di dedicargli una via ancora da intitolare, tra quelle con nuove lottizzazioni. Poi però abbiamo ritenuto che un parco, e questo in particolar modo, ampio e frequentato dai bambini, in un quartiere residenziale destinato ad accogliere giovani famiglie, fosse l’ideale per affidare alle nuove generazioni il nome e la memoria del Nostro compianto concittadino, che è stato, non dimentichiamolo, anche un educatore e professore di Liceo. Tra i temi fondamentali della poesia di mons. Rossin c’è il passare inesorabile del tempo: mi piace pensare che questo tema si traduca con l’avvicendarsi delle stagioni e sia visibile con i cambiamenti delle chiome degli alberi, dalle prime gemme alle foglie verdi nel rigoglio dell’estate e poi, con l’autunno, alla melanconica spogliazione fino all’apparente morte dell’inverno. Un ciclo che sempre ricomincia, con la speranza di nuove primavere. Un trascendere la caducità del tempo che diviene immortalità.
Com’ è della vera poesia”.
La proposta di intitolare una via o un’area alla memoria di mons. Giovanni Rossin era stata formulata dal Circolo dei Poeti Dialettali “El Graspo” ancora un anno fa ed era stata subito accolta con favore dall’Amministrazione Comunale. L’annuncio era stato dato nel corso della serata del 18 ottobre scorso all’Auditorium Fonato, voluta per onorare la memoria del poeta ed umanista nel decennale della scomparsa.
“Mons Giovanni Rossin è stato e continua ad essere il nostro punto di riferimento – ha detto Giuseppe Segalla, Presidente del Circolo di Poeti Dialettali “El Graspo”, ricordandone con commozione la figura.
I Rajoti, questo il nome dei componenti del Circolo, oggi erano presenti numerosi alla cerimonia di intitolazione e hanno voluto rendere il loro particolare omaggio alla figura di mons. Giovanni Rossin declamando alcune tra le sue liriche più belle: Giovanni Bassan, Mariano Guzzonato e Floriano Zambon si sono avvicendati nella lettura di “L’orolojo mato”, “Sera de Lujo” e “Oci de mama”.
Molto apprezzato anche l’intervento del parroco, don Antonio Guarise che, con un’allusione all’eclisse di sole, ha detto: “Oggi il sole è stato velato, ma per poco. Così la figura di mons. Rossin ci ispiri a riscoprire e vivere relazioni vere e non surrogate”.
L’omaggio a mons. Giovanni Rossin non si conclude con l’intitolazione odierna.
Nei progetti del Circolo dei Poeti Dialettali “El Graspo” è previsto l’abbellimento del parco con l’esposizione di sue poesie che così potranno essere lette da quanti si recheranno in quest’oasi di verde e tranquillità cittadina, condividendo emozioni, suggestioni, ideali e pensieri che dai versi del poeta arrivano ancora oggi dritti al cuore.
Un patrimonio di valori, di profonda umanità e di straordinaria cultura, quella di Monsignor Rossin, che la Città di Thiene vuole salvaguardare e tramandare ai giovani.