Valli riscopre la sua anima cimbra e la festeggia nel prossimo fine settimana con l’annuale celebrazione delle antiche radici e con una speciale pubblicazione sulla toponomastica storica dei luoghi.

 

In concomitanza con la sagra della sopressa verrà infatti presentato sabato  alle 16 nella chiesa arcipretale il volume ‘Toponomastica storica di Valli del Pasubio’, edito dal comune dopo 5 anni di ricerca storica accurata, a cura dello storico Angelo Saccardo e della sua equipe di collaboratori. Saccardo ha ricostruito l’etimologia di oltre 5 mila toponimi, cioè i nomi propri dei luoghi geografici, di Valli e dintorni, che portano dentro la storia del territorio e le vicende degli antenati.

 

Almeno metà dei nomi dei luoghi sono risultati di origine germanica, e quindi cimbra. La tradizionale definizione per le valli intermedie tra Asiago e la Lessinia di ‘corridoio cimbro’ appare così ormai superata, sostituita secondo gli studiosi con quella di ‘Antico insediamento tedesco prealpino’.

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‘Si tratta di un’opera – ha commentato Paolo Pianegonda, assessore alla cultura – di grande spessore culturale, paragonabile forse solamente alla ‘Storia di Valli’ di 10 anni fa. Con questa nuova pubblicazione andiamo ad arricchire la cultura collettiva del nostro paese in maniera decisiva. Siamo ora pienamente consapevoli che le nostre radici sono di matrice tedesca, e quale miglior occasione per svelare al pubblico questa nuova opera se non la festa dei cimbri?’

 

Entro l’anno è prevista la pubblicazione anche di un secondo volume, ‘Il tesoro riscoperto – Territorio, ambiente, contrade, attività agro-silvo-pastorali’, a cura di Adriano Dal Prà, che presenta un’articolata e ricca parte iconografica composta da circa un migliaio di foto, carte e documenti che favoriranno la comprensione letterale del toponimo, la collocazione geografica, le caratteristiche specifiche dei luoghi ed il legame con i numerosi mestieri.

 

Alla presentazione dell’opera saranno presenti, oltre ai due autori, gli studiosi Gianni Rapelli e Vito Massalogno, in rappresentanza della comunità cimbra di Giazza, Sergio Bonato dell’istituto di cultura cimbra di Roana, Maurizio Bertacco, presidente dell’associazione culturale Clampus di Chiampo ed Anna Trenti Kaufman, dell’istituto cimbro KulturinstitutLusern di Luserna.

 

Una messa in lingua cimbra originale aprirà alle 9 la festa di domenica, mentre alle 10 un picchetto del reparto dei Trombini di San Bartolomeo delle Montagne in costumi originali sparerà alcune raffiche a salve. Dalle 16 in poi è previsto, sempre in chiesa, il concerto del gruppo ‘Binte, voci e leggende dei cimbri in Lessinia’, durante il quale sarà possibile ascoltare toni, melodie e aneddoti riguardanti la cultura cimbra.

 

‘Valli per due giorni sarà la capitale del mondo cimbro – ha concluso Pianegonda – e avremo come ospiti rappresentanze di tutte le associazioni culturali cimbre venete e non solo, a testimonianza della rilevanza di questi due giorni dedicati alla riscoperta delle nostre radici’.

 

Ma.Bo.

 

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