Quello dei medici di medicina generale in Veneto è un “quadro non più emergenziale, ma ultra-emergenziale”. Pertanto, Maurizio Scassola, segretario della Fimmg del Veneto, chiede al governatore Luca Zaia “un immediato incontro tra le rappresentanze della medicina generale e la politica della Regione Veneto“. All’attenzione di Zaia, dice infatti il dirigente Fimmg, vanno portati appena possibile alcuni dati. Il primo è rappresentato dalle dimissioni dei medici che frequentano il corso triennale di medicina generale: si è ormai sopra il 30% di dimissioni che si somma a una graduatoria regionale “che ormai è solo virtuale e non rappresenta più alcuna riserva professionale disponibile”. Il secondo elemento è dato dal fatto che la fascia prepensionabile dei medici di medicina generale ammonta a ben 656 dottori su un totale di 2.937 attualmente attivi. “Quindi, entro il 2025 andrà in pensione il 20,1% dei medici di famiglia che assistono attualmente quasi un milione di Veneti. Desidero essere ancora più franco: molti medici già oggi stanno andando in prepensionamento prima dei 68 anni”, avvisa Scassola. Rispetto a tutto questo è con “sconcerto e apprensione” che la Fimmg legge le ricette di Zaia nelle interviste al Giornale di Vicenza e a L’Arena di Verona. La realtà dei dati “sommati ai problemi di assistenza e cura di una popolazione sempre più anziana, fragile fisicamente e psichicamente, che continua ad aumentare negli accessi agli studi dei medicin generale, delinea un quadro non più emergenziale, ma ultra-emergenziale”, avvisa Scassola.
E’ urgente discutere “di modelli organizzativi nuovi, dignitosi, protettivi che permettano ai medici di medicina generale di curare i cittadini con adeguato personale di supporto e in ambienti degni di uno dei sistemi sociosanitari, per il resto, migliori al mondo”. Un appello che Scassola lancia “con lo spirito costruttivo di un cittadino veneto orgoglioso della storia della propria Regione e che vuole partecipare all’ulteriore sviluppo dell’assistenza e della cura della nostra popolazione”.