“Quali sono i controlli sanitari ed in materia di vaccinazioni svolti sui migranti richiedenti asilo presenti in Veneto?”. Questo il titolo dell’Interrogazione a risposta scritta presentata dai Consiglieri regionali Stefano CasaliFabiano Barbisan e Andrea Bassi del Gruppo consiliare Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà.

“La legge del 31 luglio 2017, n. 119, a firma del Ministro Lorenzin – puntualizzano i Consiglieri – ha introdotto un obbligo vaccinale così rigoroso e coercitivo nei confronti dei nostri bambini, portando da 4 a 10 vaccini obbligatori in età da 0 a 16 anni. Come riportato sui quotidiani di questi giorni, una bimba di 4 anni di Trento è deceduta all’ospedale di Brescia perché affetta da malaria celebrale e la diagnosi tardiva ha contribuito in modo importante a provocarne il decesso. La piccola però non risulta mai essere stata all’estero. Da qui nasce la domanda: in che modo la bambina è stata colpita dal virus? Le indagini sono in corso, ma un fatto isolato deve essere un campanello d’allarme per salvaguardare la sanità e i nostri cittadini”.

Gli esponenti del Centro Destra Veneto continuano: “L’ondata migratoria proveniente da Libia e Africa in generale, che negli ultimi anni ha colpito l’Italia e di conseguenza anche il Veneto, ha portato sul nostro territorio tante persone e con loro, virus, molti dei quali ormai debellati. La Regione segue il ‘Protocollo operativo per il controllo delle malattie infettive e la profilassi immunitaria in relazione all’afflusso di immigrati’ datato 2 ottobre 2014”.

“È complesso – sottolinea il Capogruppo Casali – avere il controllo sulle profilassi vaccinali che vengono eseguite sui migranti arrivati in Italia e in Veneto perché, lo ricordiamo, statisticamente più dell’80% si rivela privo dei requisiti necessari per rimanere sul nostro territorio. Inoltre, il 1 settembre 2017, su ‘Il Corriere del Veneto’ anche il Presidente Zaia è intervenuto sui dati forniti delle Prefetture. Solo nella nostra Regione più di 24.000 persone risultano essere ‘fantasma’, perché si sono perse le loro tracce. Chiediamo quindi al Presidente e alla Giunta Regionale di verificare il rispetto del protocollo imposto dalle Regione Veneto da parte dei gestori dei centri temporanei di accoglienza, in che modo vengono effettuati i controlli e se esiste un report periodico redatto dai gestori di tali centri, dove viene rendicontato lo stato di salute degli immigrati”.

“Non da ultimo – conclude Casali – chiediamo di sensibilizzare immediatamente le Prefetture a dare notizie sui 24508 migranti ‘fantasma’ dei quali si sono perse le tracce e probabilmente di molti ancora sui nostri territori, che potrebbero, se affetti da malattie infettive, essere portatori di virus non controllati”.

 

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