8 dicembre, giorno dell’Immacolata e piove. E’ il giorno ideale per gli addobbi natalizi.

Con ironia gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno posizionato le ‘loro’ statuine nel Presepe, intenti come sempre a scalare vette, ad intrufolarsi in pertugi della terra, al lavoro per prestare soccorso a chi, magari per compiere una semplice escursione, finisce nei guai.

“Potevamo mancare nel presepe?”, chiedono divertiti, a nome di tutti i colleghi, i rappresentanti dei soccorritori, che hanno utilizzato una roccia, sulla quale hanno sistemato anche la statuina di uno stambecco, per rappresentare l’habitat normale nel quale operano i volontari del soccorso.

Statuine in abbigliamento da montagna, con zainetto, corde e, se il Presepe fosse stato nella neve, sicuramente ci sarebbero stati i ramponi ai piedi.

Soccorritori che non si fermano mai, che rischiano in prima persona, che non si tirano indietro quando c’è da calarsi imbragati da un elicottero all’interno di insenature buie o c’è da tuffarsi con muta e bombole all’interno di gallerie piene d’acqua, alla ricerca di qualche disperso.

A loro va il nostro caloroso ringraziamento, nella speranza che questo Natale infonda serenità e consenta anche a loro, che sono sempre in prima linea, di trascorrere un po’ di tempo nel calore di casa, magari con un pigiama caldo appena tolto dal termosifone al posto di una muta bagnata.

Grazie e Buon Natale.

Le raccomandazioni dei Soccorso Alpino, soprattutto per questi giorni di maltempo

“In questi giorni il pericolo valanghe sulle Dolomiti è di livello 3 le unità cinofile sono completamente operative.

In considerazione delle recenti precipitazioni abbondanti sulle cime, il Soccorso alpino invita i frequentatori della montagna all’estrema prudenza. Si ricorda a scialpinisti, ciaspolatori, camminatori, di consultare sempre il bollettino neve e valanghe dell’Arpav con le indicazioni sul grado di rischio e le modalità per la corretta interpretazione date da Aineva.

Si invitano, inoltre, tutte le persone che si muovono sulla neve fuori pista a dotarsi dei dispositivi di autosoccorso e segnalazione: Artva, pala e sonda.

In caso di bisogno il numero da contattare è quello del Suem 118.

Ecco le informazioni da dare all’operatore per facilitare l’intervento dei soccorsi.

Fornire precisi dati identificativi dell’infortunato/i (nome, cognome, residenza) quando possibile ed eventuale numero telefonico dell’apparecchio da cui viene effettuata la chiamata, luogo dell’incidente o riferimenti che possano rendere facilmente identificabile il posto, descrizione sommaria dell’incidente con precisazione dell’ora in cui è accaduto, precisazione sul numero degli infortunati e sulle loro condizioni, descrizione sulle condizioni meteorologiche del luogo e, in particolare, lo stato della visibilità, esistenza di ostacoli in zona con particolare riferimento ad elettrodotti e teleferiche, ed ogni altro cavo sospeso che possa risultare di qualche impedimento.

In particolare fornire all’operatore SUEM 118/CNSAS: numero esatto o presunto delle persone travolte, numero esatto o presunto delle persone sepolte, marca e modello di apparato ARVA e/o altra tecnologia, presenza di eventuali testimoni in grado di fare un’esatta anamnesi dell’accaduto.

Anche quest’anno, infine, Soccorso alpino, Collegio delle guide alpine, Cai, torneranno nel corso della stagione invernale con le iniziative di Montagna amica e sicura, per sensibilizzate le persone di ogni età a migliorare in sicurezza le uscite sulla neve.

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