È stato il Salone Nobile di Villa Cerchiari a Isola Vicentina la suggestiva cornice della presentazione ieri mattina dei progetti di “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva. Progetti per inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele – Anno 2017”. A fare gli onori di casa Francesco Enrico Gonzo, sindaco di Isola Vicentina, Comune capofila dell’iniziativa, affiancato dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan e da alcuni rappresentanti dei 10 Comuni aderenti (Alonte, Arcugnano, Arzignano, Caldogno, Castegnero, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Lonigo e Marostica).
Ad illustrare la nascita e lo sviluppo delle varie fasi del progetto, Ettore Dal Santo, dirigente del comune di Isola Vicentina e coordinatore del progetto. “L’iniziativa si rivolge a disoccupati di lunga durata, non percettori di ammortizzatori sociali, sprovvisti di trattamento pensionistico, svantaggiati e a rischio di esclusione sociale e povertà, residenti o domiciliati in Veneto, con più di 30 anni. La finalità – ha spiegato Dal Santo – è quella di favorire l’occupabilità di tali soggetti nel mercato del lavoro e di contrastare la disoccupazione di lunga durata finanziando interventi di interesse generale rivolti alla collettività, destinati a migliorare i servizi resi ai cittadini ed il funzionamento della pubblica amministrazione. Il bando prevede l’erogazione di una misura di politica attiva del lavoro, composta da un’esperienza di lavoro di pubblica utilità e da un pacchetto di servizi individuali di orientamento e di accompagnamento. Il bando, che prevede un finanziamento complessivo di 8 milioni di euro, rientra nell’ambito degli interventi previsti dal POR FSE 2014-2020 per promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione. Destinatari sono appunto soggetti disoccupati, privi o sprovvisti della copertura degli ammortizzatori sociali, così come di trattamento pensionistico, iscritti al Centro per l’impiego, alla ricerca di nuova occupazione da più di 12 mesi e maggiormente vulnerabili”.
10 i Comuni, 19 i partner (tra cui Engim Veneto, la Pia Società San Gaetano e Prisma Società Cooperativa Sociale Consortile), 7 le aziende, 29 i destinatari finali che potranno usufruire di una occupazione per sei mesi per 20 ore la settimana, 240.948,24 euro il valore complessivo del progetto (5mila euro la dote individuale massima). “Crediamo fortemente che alla mancanza di lavoro sia necessario fornire una risposta non solo assistenziale a livello di reddito, ma anche di rimotivazione e riacquisizione della dignità,- ha commentato Elena Donazzan – per stimolare queste persone nella ricerca attiva di un nuovo lavoro e dar loro gli strumenti per una permanenza stabile nel mercato. In questo – ha precisato – il Veneto ha una marcia in più con una premialità che gli viene riconosciuta a livello europeo”.
Le attività che i soggetti selezionati andranno a svolgere riguarderanno interventi digitalizzazione, recupero lavoro arretrati amministrativi e tecnico, sistemazione archivio, abbellimento urbano e rurale. Proseguirà anche nel biennio 2017-2018 l’esperienza veneta dei progetti di pubblica utilità: Regione, Comuni, enti del privato sociale e del non profit creano opportunità di lavoro temporaneo per disoccupati rimasti senza ammortizzatori sociali, disabili, persone senza reddito.