“L’allarme lanciato dal Centro servizi Michelazzo è solo l’ultimo in ordine di tempo: in assenza di una riforma il destino delle Ipab, già al collasso, è segnato”. È quanto afferma la consigliera del Partito Democratico Alessandra Moretti, commentando le dichiarazioni del presidente del Centro servizi di Sossano, Antonio Faedo sulla paventata chiusura della struttura per il calo dei contributi regionali.
“Altro che efficienza veneta. Siamo gli unici a non aver portato a compimento la riforma, prevista dalla legge statale 328 del 2000. Un’inadempienza che ‘festeggia’ la maggiore età, un compleanno di cui non c’è da essere orgogliosi. La latitanza della Regione, prima con Galan e poi con Zaia sta rendendo un privilegio quello che è un diritto, per quanto doloroso: l’inserimento di un proprio caro nelle case di riposo. Il valore delle impegnative erogate a questi centri è fermo dal 2009, la conseguenza è l’impennata della quota alberghiera che devono pagare invece le famiglie, fino a 1.800 euro. È un problema anche per le Ipab che, per non rinunciare alla funzione primaria dell’accoglienza, sono costrette a equilibrismi per far quadrare i conti. Ma è una situazione che non potrà durare a lungo, perché la popolazione continua a invecchiare, con oltre un milione di ultra 65enni. Se la Regione non agisce in fretta, ed è comunque in clamoroso ritardo, il finale è già scritto”.
comunicato stampa