Una serata intensa e fortemente voluta dai club, che della parola disabilità ne hanno fatto concretezza con progetti, service e aiuto ad associazioni e famiglie che la vivono quotidianamente.
E proprio per sensibilizzare la comunità dell’Alto Vicentino su un tema che non deve essere considerato come la realtà di pochi, hanno deciso di unire le forze il Rotary Club Schio Thiene, il Lions Club Schio ed il Lions Club Thiene Colleoni, che hanno voluto come ospite il numero 1 istituzionale, il Ministro per le Disabilità Erika Stefani. La serata ha avuto una grande affluenza di soci e di ospiti, che hanno gremito la sala nobile di Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza.
Numerose anche le Autorità presenti all’evento: l’Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin, il Sindaco del Comune di Schio Valter Orsi, il Sindaco del Comune di Thiene Giovanni Battista Casarotto, il Sindaco del Comune di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Schio Cristina Marigo, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Thiene Anna Maria Savio. Ma anche consiglieri regionali ed altri assessori dei Comuni di Schio e di Thiene.
Il Presidente Rotary Fiorello Zaupa ha fatto gli onori di casa, presentando le autorità e gli ospiti, spiegando le importanti novità istituzionali legate alla creazione del Ministero delle Disabilità, la cui specifica funzione è quella di promuovere i diritti delle persone fragili e favorire la loro piena ed effettiva integrazione sociale. I Presidenti Lions Emanuela Candia e Andrea Simonato hanno illustrato un importante service nazionale Lions, denominato “Kairos: integrazione al contrario” proprio sul tema della disabilità, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Apprezzato il discorso del ministro Stefani , che ha affrontato diversi temi come l’ inclusione lavorativa dei disabili, i sostegni alle famiglie, la Disability Card, Legge Delega sulla Disabilità. Particolare attenzione è stata dedicata al tema del “Dopo di Noi”. Una legge approvata durante il Governo Renzi, che fa fatica a diventare realtà. Si tratta di dare un futuro di vita a quei disabili, che una volta morti i genitori, spesso rimangono soli. E’ l’ansia di madri e padri, che, con figli con disabilità, non solo devono condurre una vita condizionata dall’handicap della loro ‘creatura speciale’, ma convivono con l’angoscia di non sapere cosa accadrà quando loro spegneranno gli occhi alla vita.
Un pensiero logorante, che non fa dormire di notte, un dolore che è una ferita sanguinante che non trova modo per rimarginarsi. Un chiodo fisso, che non si stacca. Per questo servirebbero strutture fatte per questi ragazzi, affinchè dopo l’adolescenza, vengano accompagnati ad un percorso di lento distacco dai genitori che invecchiano. Un viaggio verso l’autonomia, con l’insegnamento di regole di convivenza con estranei, che un giorno potranno sostituire le famiglie. Qualcosa che non è ancora diventata realtà, ma sulla quale si deve lavorare perchè in una società civile non è possibile, che non si pensi alla fragilità, come priorità.
L’incontro è terminato con gli interventi dell’Assessore Regionale e dei Sindaci.
N.B.