Il Veneto è la prima Regione in Italia ad aver sottoscritto un accordo con i sindacati del comparto sanità che definisce le modalità di erogazione dell’indennità di Pronto soccorso a circa 3.200 operatori, che riceveranno circa 1.300 euro. Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, che ieri ha sottoscritto l’accordo, che prevede la ripartizione di 4,35 milioni di euro tra le aziende sanitarie sulla base del personale in servizio nelle strutture interessate. “Questo accordo è il primo atto applicativo del nuovo Contratto collettivo nazionale del lavoro, firmato il 2 novembre scorso, che consente di dare un segnale concreto rispetto al disagio di chi opera in queste strutture”, commenta Lanzarin, che assicura: “ci impegneremo affinchè siano previsti a livello nazionale ulteriori strumenti di valorizzazione economica e professionale di tutti gli operatori del Servizio sanitario”.
L’accordo tra Regione Veneto e sindacati per il riconoscimento dell’indennità del personale sanitario che opera nei Pronto soccorso piace a Sonia Todesco, Marj Pallaro e Francesco Menegazzi, segretari regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl del Veneto, in quanto “premia il personale che lavora in prima linea” e “finalmente vede riconosciute le indennità di disagio legate alle specifiche attività prestate in questi contesti”. In sintesi, spiegano i sindacalisti, l’accordo prevede la distribuzione delle risorse previste dal Contratto nazionale, pari a 4.349.914 euro per le 11 aziende sanitarie del Veneto, e coinvolge 3.180 lavoratori di Pronto soccorso, Suem e Pronto soccorso pediatrici. L’indennità prevista ammonta a 80 euro parametrati alla presenza in servizio, con il saldo entro il mese di marzo dell’anno successivo. “Dopo la stipula del Contratto nazionale, con la Regione Veneto abbiamo immediatamente avviato dei proficui incontri, raggiungendo in un paio di settimane questa intesa, che è la prima siglata in Italia. L’obiettivo comune è stato sottoscrivere in tempi rapidi l’accordo che permettesse di erogare subito indennità e arretrati a lavoratori particolarmente esposti a importanti disagi”, concludono Todesco, Pallaro e Menegazzi. L’accordo sarà applicato a gennaio 2023, e contestualmente saranno corrisposti gli arretrati dal primo gennaio 2022
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