Era ormai rimasto l’unico paese tra tutti quelli dell’Alto Vicentino oltre i mille abitanti a non avere uno storico mercato settimanale, ma adesso anche Sarcedo avrà finalmente il suo.

Il taglio del nastro per il singolare evento è fissato per venerdì 12 ottobre alle 10, giorno della settimana prescelto per le nuove bancarelle, che saranno posizionate al Centro giovanile parrocchiale ‘Don Armando Zenere’, a 50 metri dalla piazza del Municipio e gestite direttamente dall’associazione ‘Campagna amica’, già presente a Thiene e a Malo, che curerà anche le certificazione dei prodotti.

Per precisa scelta dell’amministrazione infatti il mercato avrà decisamente carattere locale, con ortofrutta, miele, confetture, carne e formaggio prodotti a chilometro zero. Gli orari saranno quelli consueti di mercato, dalle 7.30 alle 13. I banchi iscritti sono attualmente 6, tutti con prodotti diversificati provenienti dalla Coldiretti. Sarà inoltre a disposizione una navetta gratuita per gli anziani e per chi ne avesse bisogno, che si fermerà in piazza Cavallino e in piazza Vellere ogni ora a partire dalle 7.30.

I documenti storici parlano di un mercato attivo già nella seconda metà del Duecento nei prati di Bodo, allora paese indipendente da Sarcedo, ma praticamente nessuno a memoria d’uomo si ricorda un mercato settimanale attivo in paese in tempi più recenti. Come non ovviare a questa lacuna?

‘Abbiamo appena firmato il provvedimento  – ha detto con entusiasmo il sindaco Luca Cortese – per far partire il mercato il giorno prestabilito. La nostra è stata una scelta voluta per incentivare la produzione e la vendita dei prodotti di produzione locale e quelle aziende del territorio che lavorano sulla terra, e gli agricoltori. Ci teniamo a sostenere il chilometro zero, dare valore alle nostre aziende e fare microeconomia sul territorio’.

Un ulteriore tentativo per offrire un nuovo servizio ai cittadini, tentare di rivitalizzare il paese e quella piazza del municipio che ha bisogno di maggiore visibilità. ‘Noi stiamo facendo la nostra parte – ha concluso Cortese – quindi adesso spero che i privati ci seguano. Il mercato, gli incentivi, i percorsi permanenti, sono tutta una serie di stimoli per far nascere altre cose ancora. E non è detto che prima o poi daremo finalmente un nome anche alla ‘Piazza del Municipio’.

 

Marta Boriero

 

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