L’italiano di Dante Adottato a Schio come lingua per i documenti del Comune.
Giovedì 25 marzo, in occasione del Dantedì, giornata dedicata a Dante Alighieri, la giunta del sindaco Valter Orsi ha approvato una delibera di indirizzo contenente nuove linee guida per l’uso della lingua italiana nei documenti pubblici del Comune di Schio.
“La ricorrenza istituita per celebrare il padre della lingua italiana è stata occasione per avviare una riflessione sull’importanza di un utilizzo corretto e comprensibile dell’italiano e sulla necessità di evitare termini troppo specifici o presi in prestito da altre lingue nella comunicazione interna al Comune e soprattutto in quella rivolta alla cittadinanza – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Barbara Corzato – Non si tratta di apologia del nostro idioma o di battaglia contro l’inglese, ma di un modo per prendere coscienza della ricchezza della lingua italiana e impegnarsi a non disperdere questo patrimonio. È un peccato rischiare di impoverire il nostro lessico mutuando troppi vocaboli da altre lingue, magari solo per seguire mode del momento”.
In sostanza nelle nuove linee guida approvate dalla giunta si richiede a tutti i dipendenti del Comune di privilegiare l’uso corretto e corrente della lingua italiana per tutelarla e valorizzarla e soprattutto per offrire ai cittadini una comunicazione chiara e comprensibile da tutti. In questo senso, infatti, non viene richiesto solo di evitare gli anglicismi dove possibile, ma anche di evitare arcaismi o latinismi quando esiste un’alternativa valida. “L’intento non è quello di eliminare i linguaggi specialistici, che vanno allo stesso modo salvaguardati perché costituiscono una sorta di passaporto in ambiti scientifici, oppure di non riconoscere che l’inglese, in certi contesti, è una lingua franca e necessaria – ha concluso Barbara Corzato – Ricordiamoci, però, che la nostra lingua è la quarta più studiata al mondo. Se altri la apprezzano, perché noi non dovremmo farlo?”