Rappresenterà oltre 100mila abitanti la neonata Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti, un vasto comprensorio di 10 comuni esteso per oltre 346 chilometri quadrati.

A tenerla a battesimo, assieme al Consigliere regionale PD Giacomo Possamai ed al Vice Presidente del Consiglio Veneto Nicola Finco, questa mattina presso la Sede della Protezione Civile di Schio, i Sindaci dei comuni aderenti: Monte di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Santorso, San Vito di Leguzzano, Schio, Torrebelvicino e Valli del Pasubio cui si sono aggregati appunto Recoaro Terme e Valdagno.

L’idea di unire i Comuni di Valdagno e di Recoaro Terme all’Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino era stata espressa già a partire dal 2017 a seguito del recesso dei Comuni stessi dalla Comunità Montana Agno-Chiampo in quanto commissariata e posta in liquidazione.
Un’idea quindi di creare un grande territorio omogeneo tra le vallate dell’Agno del Leogra e del Posina avente una dimensione ottimale per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi, nonché, e soprattutto, precipui compiti propri in materia di tutela e promozione della montagna.

A partire da novembre 2020, con la presidenza dell’Unione del Sindaco di Valli del Pasubio, Carlo Bettanin, sono iniziati gli incontri con le Amministrazioni dei Comuni Valdagno e Recoaro Terme, con il Commissario liquidatore della ex Comunità Montana Agno – Chiampo, con l’Assessore Regionale Calzavara e i competenti Uffici della Regione del Veneto per la costituenda nuova Unione Montana la cui formalizzazione era subordinata all’individuazione dell’ambito territoriale omogeneo dell’unione da parte della commissione regionale di cui all’art.12 Legge 2/2020.

Nel frattempo i due Comuni avevano deliberato l’adesione all’Unione e nel contempo sottoscritto il Patto dei Sindaci per lo sviluppo dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti tra i comuni di Monte Di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro, Santorso, Schio, Torrebelvicino, Valdagno, Valli Del Pasubio in virtù del quale è stata condivisa la funzione strategica dell’Unione montana per ‘l’economia e lo sviluppo territoriale’, capace di superare le attuali barriere dei confini tra i Comuni e tra i diversi comparti economici locali, di approdare ad una logica sovracomunale e intersettoriale in cui il territorio e la ‘montanità’ diventano elementi centrali da preservare e valorizzare, fattore trasversalmente aggregatore di filiera tra turismo, artigianato, commercio, ambiente, agricoltura, cultura, sport, servizi, mobilità e viabilità.

In coerenza con questa strategia, nel mese di febbraio 2021 è stato condiviso un “Quadro di sviluppo della costituenda unione montana” che ha posto i seguenti ambiti di azione per la programmazione 2021-2027 in recepimento delle indicazioni del PNRR: recupero strade secondarie di collegamento flessibile ed estensione piste ciclabili, riciclo spazi industriali, salute di territorio, contrade digitali, acqua, riqualificazione patrimonio edilizio contrade e contrasto alla fragilità ambientale e territoriale.

Nel mese di luglio del 2021 sono state approvate le modifiche allo Statuto dell’Unione in recepimento dell’entrata dei Comuni di Recoaro Terme e Valdagno, dell’adeguamento alle norme della
Legge Regionale 2/2020 e del Patto dei Sindaci, individuando le seguenti funzioni strategiche: funzioni montane proprie UM art. 5 comma 2 LR 40/2021, funzione associata servizio di protezione civile (missione 9 TUEL – DL 78/2010 art.14 e 27), funzione associata nel campo turistico (missione 7 TUEL – DL 78/2010 art.14 e 27) e infine funzione associata sviluppo territoriale (accesso fondi EU ex art. 13 Legge 157/2018 e accesso PNRR DL 77/2021 e DL 80/2021: gestione connessi procedimenti per reclutamento personale e affidamento contratti).

Con provvedimento n. 69 del 1 febbraio 2022 la Giunta Regionale del Veneto ha deliberato, nelle more della approvazione dei Piano di Riordino Territoriale, il riconoscimento e l’approvazione provvisoria del nuovo ambito territoriale dell’Unione montana Pasubio-Alto Vicentino con l’inserimento dei Comuni di Valdagno e Recoaro Terme, includendo ancora, nell’elenco dei Comuni dell’Unione, il Comune di San Vito di Leguzzano il quale 2019 aveva formalizzato l’uscita dall’Unione stessa.

Per il giorno 21 aprile intanto, è stato convocato il Consiglio dell’Unione Montana dove si procederà alla presa d’atto della nomina dei quattro consiglieri comunali eletti dai due Comuni entranti e definita la nuova Giunta nonché l’adozione definitiva del nome dell’Ente in Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti.

Un traguardo che supera le peculiarità e i campanili per abbracciare le sfide di un futuro sempre più proiettato verso la strategia dell’unione delle forze come elemento non solo meramente di leva economica, ma anche di peso specifico nelle relazioni regionali e non solo.

di Redazione AltoVicentinOnline

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