Servono posti letto per anziani in casa di riposo e Giuseppe Sola, presidente de La Casa di Schio, chiede aiuto alla Regione per poter utilizzare una parte delle aree vuote dell’ex ospedale De Lellis.

A tre anni dalla nomina a presidente della Casa, Sola ha tracciato un bilancio della sua esperienza al vertice dell’Ente che ospita circa 350 anziani, nell’ex Baratto e nelle residenze assistite. L’occasione è stato un incontro con i membri di Schiodando, lista civica di supporto al sindaco Valter Orsi, che a suo tempo segnalò il suo profilo al Cda, ritenendolo il più qualificato per gestire la delicata fase di transizione di quel periodo.

“La Casa è una delle aziende più importanti dell’Altovicentino e coinvolge centinaia di famiglie – ha dichiarato Sola – Al momento la copertura dei posti letto è totale e le richieste sono in crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione e della necessità delle famiglie che non riescono a prendersi cura dei loro anziani e necessitano di una struttura in cui viene garantita l’assistenza, nonostante la difficoltà di assegnazione delle quote regionali. La Casa potrebbe non riuscire più a far fronte alle tante richieste ed è quindi necessario portare attorno al tavolo i rappresentanti politici ed istituzionali, per trovare soluzioni che guardino non al domani ma al dopo domani”.

Sola ha identificato nel De Lellis la soluzione ideale: “Nel nostro piccolo, a Schio, abbiamo un ex ospedale per buona parte vuoto – ha spiegato – Ci si chiede spesso se quella struttura potrebbe, gestita con la giusta accortezza ed in presenza di numeri che ne certifichino la sostenibilità dei costi, essere adatta a molti cittadini le cui domande di accoglienza non trovano nelle strutture attuali adeguata risposta. Abbiamo già fatto proposte in merito al suo utilizzo, in abbinamento alle già previste aule per i corsi infermieri e di fisioterapia, ma allo stesso tempo abbiamo riscontrato enormi difficoltà burocratiche e rimpalli di responsabilità puntuali, legati anche alla lenta riforma delle Ipab venete. Bisogna decidere in fretta, siamo già in enorme ritardo”.

L’utilizzo del De Lellis però non è l’unico progetto di Sola, che nel futuro punta a realizzare un importante intervento strutturale nell’immobile di Valbella, con lo scopo di “rendere migliore la vita degli ospiti”. In progetto ci sono poi interventi sul piano energetico per la struttura del Baratto, prevenzione nel campo della legionella con installazione di macchinari che consentono in autonomia la pulizia delle tubazioni dell’acqua dall’insediarsi di batteri, riqualificazione di tutta l’area interna al Baratto.

“Il tutto contando su risorse finanziarie interne, senza ricorrere a nuovo indebitamento – ha sottolineato Sola – La più grande soddisfazione è il manifestato gradimento del nostro operato, da parte di ospiti e parenti, d’altronde il nostro è un servizio dovuto verso i cittadini. Lo scorso 19 aprile abbiamo approvato il terzo bilancio della nostra gestione, che vede un risultato di utile dopo aver spesato ammortamenti e accantonamenti.  Il cash flow si avvicina al milione di euro, gli equilibri patrimoniali sono perfetti, l’indebitamento finanziario con la banca lo abbiamo rinegoziato risparmiando 150mila euro di interessi annui. Avendo anche in gestione per conto dell’Ulss7 Pedemontana la struttura di Montecchio Precalcino (disabilità grave per 38 posti e struttura ex psichiatrico per 95 posti) in scadenza a febbraio 2020, ci stiamo preoccupando per la continuità del servizio, che data dal 1998, ed ipotizzando una gara al ribasso in termini di costo del personale riconosciuto, siamo consapevoli delle difficoltà che potremmo incontrare”.

A.B.

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