Sono già oltre 60 le candidature pervenute in relazione al primo avviso di procedura comparativa per la predisposizione di elenchi di medici idonei a prestare attività presso le strutture di pronto soccorso attivato da Azienda Zero.
Buona anche la distribuzione territoriale delle candidature pervenute. I candidati, in sede di presentazione della domanda, devono infatti indicare per quale azienda sanitaria intendono dare la propria disponibilità, potendo indicare solo alcune o anche tutte le aziende.
L’avviso resterà aperto sino al 9 marzo.
“L’andamento di questo avviso sta presentando un trend positivo – dice l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – il che ci conforta sulla bontà della scelta fatta qualche settimana fa di aprire questo canale per rallentare progressivamente, come previsto dalla legge nazionale, l’utilizzo delle Cooperative. Mi auguro che molte altre candidature possano arrivare nei prossimi 9 giorni. C’è ancora molto tempo per aderire e in caso di esito positivo, come tutto fa presagire, Azienda Zero sarà incaricata di pubblicare ulteriori avvisi negli altri ambiti particolarmente interessati dal fenomeno”
Si ricorda che possono candidarsi in primis medici specialisti in emergenza-urgenza, medici specialisti in altre discipline equipollenti e affini o in possesso dell’idoneità all’emergenza sanitaria territoriale (MEST). Ma possono presentare domanda anche medici in possesso di altre specializzazioni, medici in formazione specialistica e medici laureati e non specializzati che potranno essere impiegati negli ambulatori per i codici minori e possono candidarsi anche i medici in pensione.
Le tariffe orarie massime per gli incarichi di lavoro autonomo, che potranno essere conferiti dalle aziende sanitarie, sono quelle anticipate dalla deliberazione della giunta regionale n.106/2024:
80 euro massimi per i medici specialisti in emergenza-urgenza o specializzazioni equipollenti;
60 euro massimi per i medici con altre specializzazioni o in possesso di attestato MEST;
40 euro per gli specializzandi.
Le aziende sanitarie avranno la possibilità di incrementare le tariffe del 30% per attività svolte in ospedali di base e strutture riabilitative in presenza di servizi di emergenza-urgenza.