Le Frecce Tricolori voleranno sul cielo dell’Alto Vicentino domenica 17 ottobre, durante un weekend ricco di eventi per celebrare a Thiene la memoria di Artutro Ferrarin, l’aviatore protagonista del primo raid Roma-Tokyo nel 1920.
Per il centenario della storica impresa di Arturo Ferrarin, il raid Roma-Tokyo, con partenza il 14 febbraio e arrivo il 31 maggio 1920, l’Aeroporto di Thiene in collaborazione con la Città di Thiene, coadiuvato da DuePunti Eventi, organizza la celebrazione dell’anniversario, il 16 e 17 ottobre 2021 all’Aeroporto Arturo Ferrarin di Thiene.
L’evento chiude degnamente il Centenario della trasvolata, dopo oltre un anno di iniziative ed eventi, organizzati con l’elasticità creativa che l’imprevisto sopravvenire della pandemia, sin dalle battute iniziali del programma, ha richiesto agli organizzatori.
“E’ stata un’impresa non da poco celebrare l’anniversario – dichiara con un sorriso il sindaco, Giovanni Casarotto – ma siamo riusciti a realizzare quanto ci è stato consentito dalla normativa: essere arrivati ora qui alla cerimonia conclusiva è una bella soddisfazione. Concluderemo con un evento importante e di straordinarie emozioni. Se questo è possibile, è stato grazie all’impegno e alla tenacia dell’assessore referente, Giampi Michelusi, che ha sempre creduto nell’iniziativa, senza mai perdere l’entusiasmo e le energie necessarie a coinvolgere, motivare e coordinare tutti i partner e i soggetti che hanno preso parte all’organizzazione del Centenario. Ringrazio in primis l’Aeroporto di Thiene e il suo Presidente, Giovanni Gasparotto, l’Aeronautica Militare Italiana e le Istituzioni che hanno concesso il loro patrocinio, il Ministero della Difesa, il Consolato Generale del Giappone a Milano, la Fondazione Italia Giappone, la Regione Veneto, la Provincia di Vicenza, Pedemontana Veneta. Ringrazio le associazioni operative in Aeroporto, gli Aero Club e tutte le numerose realtà cittadine che hanno accolto il nostro invito, promuovendo iniziative ed eventi, a cominciare dal Gruppo Storico cittadino. Dare risalto all’attualità del messaggio del Ferrarin, proiettato con coraggio pionieristico verso nuovi e sconosciuti orizzonti, è stato l’obiettivo più importante che vorremo aver raggiunto, assieme al giusto riconoscimento di un thienese che ha un posto particolare nella storia”.
Soddisfatto l’assessore all’Aeroporto e referente per il Centenario, Giampi Michelusi: “Non è stato semplice gestire durante la pandemia questo importante centenario, svolto da un gruppo di lavoro che ha operato con grande impegno, competenza e disponibilità. Si giunge alla fine delle celebrazioni con questa imponente manifestazione aerea che ha richiesto un lungo ed enorme lavoro di squadra; un’attività che, spero, ci ripaghi degli sforzi e delle insormontabili difficoltà che si sono susseguite in questo periodo organizzativo. L’intervento delle “Frecce Tricolori” rappresenta grande motivo di orgoglio per l’intera Città di Thiene che le ha ospitate nel 1976 e nel 1995. “Arturo” ha compiuto 18.000 km credendo ai propri sogni, conscio delle poche possibilità a disposizione; posso confermare che anche noi abbiamo creduto a un sogno e questa percezione si sta realizzando”.
“Con questa grande manifestazione si chiude degnamente un lungo periodo di festeggiamenti per l’impresa del celebre aviatore thienese Arturo Ferrarin – è il commento del Presidente dell’Aeroporto “A. Ferrarin”, Giovanni Gasparotto, fulcro organizzativo della manifestazione – Si inaugurerà un monumento che racconta la storia della trasvolata, la mostra sul Centenario in collaborazione con l’Aeronautica Militare e RTHM, per finire poi con una manifestazione aerea che annovera la presenza di numerosi aerei civili e militari e il gran finale delle Frecce Tricolori che svolgeranno il programma acrobatico completo. Tutto questo vede la società Aeroporto impegnata nell’organizzazione di questo impegnativo evento augurandosi che lo sforzo profuso possa imprimere nei ricordi delle persone l’impresa di Arturo Ferrarin”.
La cerimonia conclusiva si svolgerà all’aeroporto A. Ferrarin domenica 17 ottobre, con l’inaugurazione alle 11 del monumento dedicato al Centenario del volo Roma Tokyo.
La manifestazione aerea, aperta al pubblico, si svolgerà con identico programma sabato 16 e domenica 17 ottobre. Per accedere alla manifestazione è necessario iscriversi attraverso il sito www.freccetricoloriarturoferrarin.it, a partire da sabato 9 ottobre, con la compilazione di un semplice form. L’iscrizione prevede l’acquisto di un ticket per il posto auto che darà accesso automaticamente all’area spettacolo. Sono previste due aree parcheggio di fronte all’aeroporto. L’ingresso per il pubblico, per entrambe le giornate, è dalle 11.30, mentre lo spettacolo inizierà dalle 13.
Per l’accesso alla manifestazione come da normativa è richiesto il Green Pass e l’utilizzo della mascherina di protezione.
Si segnala che la zona circostante l’aeroporto (per il raggio di 1 km circa) sarà interdetta al transito, con controlli, e che l’accesso sarà consentito solo a chi è in possesso del ticket di prenotazione.
La manifestazione aerea sarà visibile anche in diretta streaming (la piattaforma web di trasmissione sarà comunicata a breve sui canali social di Aeroporto, Comune e DuePunti Eventi).
Il Monumento al Centenario in Aeroporto
Il monumento, voluto dalla Società Aeroporto e dall’Amministrazione Comunale, nasce da un’idea del Presidente dell’Aeroporto, Giovanni Gasparotto e concretizzato artisticamente dalla visione geniale dell’architetto Giuliano Basso in costante collaborazione con il Presidente stesso e realizzato dagli artigiani del Nord Vicentino in più parti con acciaio Corten tagliato al laser e impreziosito da inserti in acciaio inox serigrafati al laser.
Si compone di una parte centrale, che riporta una breve storia di Arturo Ferrarin e la riproduzione del viso dello stesso ripreso da una foto storica il giorno del suo arrivo a Tokio. Ai lati sono stati collocati due satelliti, su quello di sinistra c’è il disegno dello SVA 9, l’aereo dell’impresa, con le descrizioni storiche e tecniche, su quello di destra la mappa in inox del percorso ricavata dalla storica mappa che si trova sul libro autobiografico di Ferrarin, impreziosita da inserti inox con la descrizione delle singole tratte affrontate dal trasvolatore e una breve storia della sua impresa.
La manifestazione aerea di sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021
Speaker della manifestazione sarà il Com.te Sergio Maron, direttore della manifestazione aerea.
Sabato 16 ottobre e domenica 17 ottobre dalle 13.00 alle 16.40 circa il pubblico potrà assistere, nell’ordine, all’ingresso dell’elicottero AG169 del SAR, passaggi SIAI 208 del 60° Stormo di Guidonia, display velivoli Jonathan, Fokker DR1 e SPAD XIII, decollo elicottero Esercito NH90 con Alpini Paracadutisti del IV Reggimento, intervento del Campione mondiale Volo a vela acrobatico Luca Bertossio, decollo e passaggi aliante jet, display Sea Fury, intervento del Campione di Volo acrobatico Andrea Pesenato, volo acrobatico in formazione YAK 52, intervento 2 AMX Aeronautica Militare Italiana, intervento 2 EFA Aeronautica Militare Italiana e gran finale con la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori al comando del Tenente Colonnello Gaetano Farina.
Si segnala che nel programma delle Frecce Tricolori la manifestazione thienese è l’unica data non cancellata per il 2021 assieme all’Air Show di Rivolto del 18 settembre scorso per il 60° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Una curiosità: nel corso della manifestazione ci sarà l’omaggio agli aviatori che nel volo Roma Tokyo del 1920 persero la vita con la ‘missing man formation’, accompagnata dal silenzio fuori ordinanza.
L’annullo filatelico speciale
Nella giornata di domenica 17 ottobre 2021, al mattino dalle 9 alle 12 in Municipio Comunale (piano terra) e al pomeriggio, dalle 13.00 alle 16.00 in Aeroporto, sarà possibile avere l’annullo filatelico speciale concesso dalle Poste Italiane in occasione delle celebrazioni conclusive del Centenario. L’annullo può essere fatto sulle cartoline inviate in questi giorni alle famiglie thienesi in allegato al notiziario comunale o richiedendo le stesse al personale al momento dell’annullo. Il servizio è gratuito.
L’impresa del Ferrarin, una pagina memorabile nella storia dell’aviazione
“Tutto ebbe inizio nel 1919 dall’idea del poeta aviatore Gabriele D’Annunzio di effettuare un volo dall’Italia al Giappone, che condivise con Harukichi Shimoi, scrittore nipponico che all’epoca insegnava all’Istituto di Lettere Orientali di Napoli. Il progetto venne accettato dalla Direzione Generale d’Aeronautica che, rispetto a quanto previsto da D’Annunzio, introdusse qualche variazione al programma. Pertanto, fu stabilito che l’impresa sarebbe stata compiuta da due formazioni, la prima di cinque caccia ricognitori SVA 9, la seconda di quattro bombardieri Caproni di diversi modelli, due Ca.450, un Ca.600 e un Ca.900 triplano, pilotati da valorosi aviatori della Grande Guerra. L’8 gennaio 1920 dall’aeroporto romano di Centocelle, iniziarono le partenze dei Caproni, scaglionate tra loro. L’ultimo decollò il 2 febbraio, ma nessuno di questi bombardieri andò oltre la Siria. Le cose non andarono meglio neanche ai cinque SVA che partirono l’11 marzo. A questo punto entrò in scena Arturo Ferrarin, pilota vicentino che durante il conflitto aveva militato nella 82ª Squadriglia Caccia. L’aviatore, che si era già reso disponibile a partecipare all’impresa, chiese di poter decollare per il Giappone accompagnato da un altro aeroplano. E fu così che il 14 febbraio 1920, alle ore 11.00, con il decollo dei due biplani SVA 9 dal campo di Centocelle, ebbe inizio quello che sarà ricordato negli anni come il raid Roma – Tokyo, primato che verrà conquistato con l’arrivo nella capitale giapponese il 31 maggio 1920 dopo un percorso di oltre 18.000 km in 112 ore di volo. Gli equipaggi erano formati dai piloti Arturo Ferrarin e Guido Masiero con i rispettivi motoristi Gino Cappannini e Roberto Maretto. Lo SVA, protagonista del leggendario volo su Vienna, era un aeroplano di legno e tela, l’abitacolo era aperto e l’equipaggio era quindi esposto al vento e alle intemperie, il radiatore non era adeguato per le alte temperature tropicali mentre il carrello era privo di carenature alle ruote, utili in caso di atterraggio su terreni difficili. Naturalmente a bordo non c’era la radio, la velocità si manteneva sensorialmente e il pilota conduceva la navigazione unicamente con l’ausilio di orologio e bussola. Dopo uno scalo a Gioia del Colle, Ferrarin e Masiero raggiunsero Valona il 17 febbraio. Salonicco, Aidin, Adalia, Aleppo, Bagdad, Bassora, Bushir, Bandar-Abbas e Ciaubar sono state solo alcune delle prime tappe che videro i protagonisti alle prese con enormi difficoltà. Per motivi tecnici e meteorologici da Adalia i due aviatori continuarono il volo separatamente, per poi ritrovarsi il 2 marzo a Karachi dove Masiero giunse con un volo di 1.100 km. Ancora separati attraversarono l’India, con destinazione Nuova Delhi, dove Ferrarin ruppe l’asse del carrello e Masiero si ribaltò in decollo distruggendo l’aeroplano. Pertanto, Masiero dovette recarsi in treno a Calcutta per recuperare lo SVA accantonato lì come riserva. Una volta riparato l’aeroplano, Ferrarin e Cappannini proseguirono il volo, direzione Calcutta, dove i due equipaggi si riunirono. Furono coì raggiunte Rangoon, Bangkok, Ubon, Hanoi e Canton. In quest’ultima tappa Ferrarin non ebbe problemi, mentre Masiero investì un albero distruggendo il velivolo che sostituì con un secondo SVA di scorta, questa volta immagazzinato a Shanghai, che raggiunse in nave. Ferrarin e Capannini continuarono il volo da soli e, dopo una settimana di festeggiamenti ricevuti a Shanghai, l’8 maggio raggiunsero Tsingtao, poi il giorno 24 Pechino, dove anche qui l’accoglienza fu straordinaria, ed infine Seoul dove si riunirono con l’equipaggio di Masiero. Il volo proseguì insieme e, dopo una breve sosta a Osaka, il 31 maggio i due SVA giunsero a Tokyo; prima Masiero e circa un’ora dopo Ferrarin. Ad attenderli c’erano 200.000 persone giunte per vedere i primi aeroplani arrivati in volo dall’Europa. Per celebrare l’impresa furono decretati 42 giorni di festeggiamenti, culminati con il ricevimento ufficiale degli aviatori italiani a Palazzo Imperiale” (http://www.aeronautica.difesa.it/vetrine/Pagine/Centenario-del-raid-Roma-Tokyo.aspx, Autore: Ufficio Generale del Capo di SMA).