Che cosa c’è di meglio per chi gioca in una squadra dell’avere una divisa nuova di zecca?

La soddisfazione l’hanno avuta i ragazzi del baskin, che hanno avuto in dono dal Lions Club Thiene Colleoni, le maglie da indossare mentre praticano il loro sport.

Un service, quello del Lions, che prosegue per il secondo anno e che nel 2016 aveva portato canestri e palloni ai cinquanta  sportivi.

Una soddisfazione non solo per gli atleti, ma anche per gli insegnanti che coordinano la loro attività, insegnando ai giovani questo nuovo sport. Il baskin infatti, è una nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative. Un regolamento, composto da 10 regole, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra, che è composta sia da maschi che da femmine. Il baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro.

A Thiene questo sport, ha avuto inizio nell’anno scolastico 2015-2016 grazie alla collaborazione di due scuole, l’ITT Chilesotti e l’ITET Ceccato (con due professoresse come referenti responsabili: C. Bruni e G. Zuccato). Oggi viene inserito nel PTOF delle rispettive scuole come parte del progetto provinciale ‘Vicenza salute e benessere a 360°’ che prevede a sua volta varie attività inclusive, per le quali è referente la professoressa Sira Miola.

L’adesione all’iniziativa è stata subito accolta con entusiasmo dagli studenti dei due istituti e dai ragazzi della cooperativa Casa di Enrico.Baskin1

Nell’anno scolastico 2016-17, la squadra si è ampliata e arricchita grazie alla presenza degli studenti del Liceo Corradini (con la professoressa A. Marcon come referente responsabile) e dell’Istituto Comprensivo di Thiene (referente professor  R. Lovato), raggiungendo così i 50 partecipanti.

L’incremento notevole del numero dei partecipanti fa capire quanto il baskin sia in evoluzione. E in effetti lo sport lo merita, perché questa disciplina, innovativa e pedagogica, è carica di spirito agonistico ma allo stesso tempo di solidarietà, amicizia e divertimento. “Qui non c’è integrazione – spiegano i coordinatori –  ma inclusione, permette  una crescita e un miglioramento individuale e  personale per tutti, un vero gioco di squadra”.

L’intervento del Lions Club Thiene Colleoni ha posto in risalto l’importanza di questa attività, poiché lo sport inclusivo è concepito idealmente come aperto e fruibile da tutti, perché al proprio interno possono coesistere persone con e senza disabilità, con diverse tipologie di deficit e di menomazioni, uomini e donne, con l’obiettivo di svolgere assieme attività motorie nel rispetto delle proprie caratteristiche e possibilità, non escludendo l’agonismo, la sana competizione e l’aspirazione alla vittoria, poiché laddove esiste attività sportiva esiste spirito competitivo, spirito di sacrificio, bisogno di migliorarsi, affermazione individuale e del gruppo, sicurezza psicologica, successo e insuccesso. L’educazione riesce a utilizzare il momento sportivo a fini inclusivi senza perdere di vista le caratteristiche dello sport stesso.

“Bisogna partire dalla persona – sottolineano gli insegnanti – dal rispetto delle sue caratteristiche, dai suoi limiti e dalle sue capacità, in modo che lo sport possa divenire davvero veicolo di valorizzazione e di cultura.

Il contesto sportivo ruota attraverso la persona, l’educazione e prevede la partecipazione di tutti”.

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