Coi fuochi di San Giovanni si spengono luci delle giostre a Thiene. I carrozzoni se ne vanno ma in città restano la pipì e il vomito sui muri di case e bar. Un pisciatoio a cielo aperto, in questo caso tra piazzale Divisione Acqui e piazza Nova. “Ogni anno è così, non se ne può più”. Dopo l’urina sparsa sul portone del Castello di Thiene, da 4 giovani, non cessano gli episodi di inciviltà e degrado.

A poco sono servite le lettere di segnalazione che una cittadina ha mandato al sindaco Casarotto e all’assessore Samperi. “Una delusione, non ho mai avuto alcun riscontro- spiega una nostra lettrice, residente in piazzale Divisione Acqui e che ogni mattina, tra candeggina ed acqua, ha avuto il suo bel daffare a pulire la pipì fatta sul cancelletto di casa la sera prima da chi si reca alle giostre- A pochi passi ci sono le telecamere che puntano sui bidoni della differenziata, perché non le usano? Ho segnalato più volte il degrado, anche quello fatto dagli incivili che lasciano l’immondizia fuori dai bidoni. Specialmente per quello dell’umido, sempre pieno e puzzolente. Anche per questo problema abbiamo contattato l’ufficio ecologia del Comune di Thiene, che ci ha rimpallato al gestore che effettua la raccolta- continua-Mi è stato risposto che sarebbero passati a svuotare il bidone più spesso, ma non è mai accaduto e per chi vive in zona resta il tanfo maleodorante”.

L’essere cittadino a Thiene dovrebbe significare anche l’ascolto da parte di chi guida la città. Quantomeno ricevere un minimo riscontro alle proprie segnalazioni. Diversamente si va all’esasperazione. Non bastassero il vomito e la pipì, di chi si vuol divertire a Thiene, ci sono anche altre situazioni che rischiano di portare all’esasperazione. Episodi che, se presi singolarmente non porterebbero alla rabbia, diventano la goccia che fanno traboccare il vaso. “Come le bottiglie di vetro che i gestori dei bar scaricano nella campana del vetro. Alle 3 di notte, spezzando il sonno di chi dopo poche ore si deve alzare per andare a lavorare- continua  la nostra lettrice- Ho scritto all’assessore Zorzan, chiedendoli come mai questo lavoro non possa essere fatto alla mattina”.

Pipì e quant’altro che segnano i muri di una città schiaffeggiata dall’inciviltà. A pochi passi dalla porta di casa della nostra lettrice  anche chi si è trovato a pulire delle feci, oltre alla pipì, lasciate sempre nel corso di una delle serate delle giostre di Thiene. Ma non solo. Dopo i 4 giovani sorpresi a svuotarsi la vescica sul portone del Castello di Thiene, non sono mancati coloro che hanno deciso di farlo a pochi passi dal municipio, sul retro di un locale del centro. Una pisciata, questa volta, interrotta dal gestore del bar che li ha sorpresi facendoli scappare.

P.V.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia