Le nuove indagini della Procura di Vicenza che ha aperto un nuovo fascicolo contro gli ex dirigenti di Bbvi non sorprende affatto le sette Associazioni dei Consumatori che tutelano gli azionisti in questo delicato frangente. In un comunicato diffuso a firma comune i portavoce si dicono “per nulla stupiti, in quanto si ipotizzava già dall’inizio quanto sta emergendo”.

Dopo l’annuncio arrivato in settimana del nuovo filone di indagini per falso in bilancio ed associazione a delinquere a carico di Zonin e Sorato, fascicolo che farà luce sul fatto che possa essere stata messa in piedi una “banca deviata” da un nucleo di persone che l’ha gestita in passato, le Associazioni dei Consumatori tornano a parlare. Inoltre Adusbef, La Casa del Consumatore, Altroconsumo Codacons, Confedercontribuenti, Unione Nazionale Consumatori e Movimento difesa del cittadino puntano a raccogliere nuovi esposti di altri soci truffati nella vicenda delle popolari venete.

“Se prima venivano contestate ipotesi di reato più generiche per quanto riguarda una possibile mala gestione dell’istituto, oggi l’attività degli inquirenti si sta delineando intorno ad alcune azioni individuali di singoli soggetti – dicono i sette rappresentanti nel comunicato congiunto – la notizia non ci stupisce, in quanto sin dai primi incontri nelle assemblee pubbliche si ipotizzava soltanto quanto oggi va contestando la Procura. Confidiamo nell’azione della magistratura, speriamo venga fatta piena luce su questa vicenda che coinvolge molti risparmiatori, semplici cittadini, che sulla Popolare hanno riversato quasi tutti i loro averi, proprio in forza di un rapporto che credevano fiduciario”.
Federico Pozzer

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