Monti non vuole che vengano chiamati ‘furbetti’ e per rispetto suo non lo faremo. Ma come chiamare un distinto signore padovano, magari di quelli pronti a puntare l’indice contro ‘i soliti meridionali’ ladri, truffatori e con l’abilità di fregare il prossimo nel dna, che dal 2007, dal Venezuela percepiva senza averne i requisiti un assegno sociale dall’Inps? L’uomo è finito nella rete delle Fiamme gialle, che hanno dichiarato guerra a chi si è messo in testa di fregare lo Stato. L’anziano é stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Padova per truffa aggravata, finalizzata all’indebita percezione di emolumenti assistenziali.

 

E’ sempre di oggi, la notizia che la Guardia di Finanza ha scoperto che una società di trasporti con sede nel veronese negli anni dal 2007 al 2012 ha totalmente omesso di dichiarare al fisco 14 mln di euro e di versare 7 mln di Iva.

E infine, la Guardia di Finanza di Belluno ha scoperto una psicologa che dal 2007 al 2012 ha guadagnato 1,2 milioni di euro, ma ha invece dichiarato redditi per 20 mila euro, omettendo un versamento di imposte per 450 mila. I finanzieri hanno evidenziato tra l’altro la sproporzione tra gli appuntamenti in agenda e il numero di documenti fiscali emessi. Sono seguiti gli accertamenti bancari. La professionista è stata denunciata.

Non passano giorni ormai, che sulle cronache dei giornali non si leggano notizie del genere e fa impressione accostare il nome del civilissimo Veneto, che del proprio rigore morale ne ha fatto una bandiera per screditare il resto d’Italia, ad episodi di truffe del genere.

N.B.

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