Un profilo evidentemente falso, tipico di chi è codardo e non ha il coraggio di metterci la faccia, usato per insultare Alessandra Moretti, ma soprattutto per lanciarle un messaggio di una violenza inaudita. Ma lei non si è persa d’animo e ancora una volta ha preso l’occasione al balzo per sollecitare un intervento serio contro l’hate speech, augurandosi che anche “le multinazionali dei social e del web facciano la loro parte per rendere la rete un terreno di libertà per tutte e tutti”.

“Non ti meravigliare se un giorno qualcuno ti cambia i connotati magari con dell’acido in faccia, quel giorno io e mezza Italia festeggeremo con lo spumante”, è quello che ha scritto ‘Biagio Semprini’, un anonimo account di facebook che si spera acquisisca un volto e un nome vero dopo la denuncia.

E’ uno dei tanti post di offese a cui purtroppo Alessandra Moretti, euro deputato del Pd, è abituata. Da anni ormai vittima di attacchi social, tanto da aver deciso di farne una battaglia a livello europeo per tutelare non solo le donne, ma chiunque subisca feroci attacchi via web.

Alessandra Moretti infatti aveva depositato una legge per la dignità in Internet, con l’intento di difendere soprattutto le minorenni. Una legge che non passata perché, come ci aveva spiegato la stessa Alessandra Moretti intervistata di recente a tu per tu, “molte persone che ritengono che la rete debba essere libera”. Ma nel frattempo è passata mun bel po’ di acqua sotto i ponti e la rete continua ad accogliere offese, insulti ed ogni tipo di violenza immaginabile.

“Mi preoccupa il fatto che molte ragazze non abbiano i mezzi per difendersi da queste minacce gravi ed infami e che possano essere indotte a fare passi indietro rispetto alle loro idee, ai percorsi di vita e professionali, spesso portati avanti con grandi sacrifici personali – ha dichiarato Alessandra Moretti – Per questo invito ancora una volta tutte a denunciare sempre, così come ho fatto io oggi per individuare il mio hater: credo che anche le multinazionali dei social e del web dovrebbero fare di più per rendere la rete un terreno di libertà per tutte e tutti. Altrimenti così è solo un recinto per bestie feroci. Scriverò alla Commissaria Europea competente affinché si acceleri al fine di tutelare la dignità delle persone sui social contro ogni forma di violenza, compreso l’Hate Speech”.

L’insulto ad Alessandra Moretti però contiene molto altro. Parole pesanti, volgarissime, che l’autore (o autrice) ha scritto consapevole di essere tutelato dall’anonimato grazie al profilo fake. Ed è anche sulla possibilità di avere profili fasulli, con i quali in molti pensano di poter scrivere tutto quello che vogliono, che sarebbe ora di fare qualche riflessione.

L’eurodeputato ha confermato di avere già depositato denuncia, consapevole di essere nella posizione di dover fare qualcosa per fare in modo che l’utilizzo smodato del web, che troppo spesso trascende e consente offese e violenza di ogni tipo, sia sottoposto a regole.

“Non ti meravigliare se un giorno qualcuno ti cambia i connotati magari con dell’acido in faccia, quel giorno io e mezza Italia festeggeremo con lo spumante” – ha ribadito Alessandra Moretti – Questo è ciò che un hater ha postato su Facebook dopo che ieri sera sono stata ospite di Paolo del Debbio a ‘Dritto e Rovescio’. A me i leoni da tastiera, che poi sono conigli nella vita vera, non hanno mai spaventato; mi preoccupa invece, e molto, l’odio contro donne ed in particolare contro quelle che si espongono di più”.

“Totale vicinanza ad Alessandra Moretti per le minacce e le offese che ha ricevuto su Facebook. Ancora una volta è stato passato il segno, non è più rinviabile un intervento contro l’odio in rete”. A dirlo sono i consiglieri regionali del Partito democratico Veneto con il capogruppo Giacomo Possamai e i colleghi Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Francesca Zottis, Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni commentando quanto scritto sul social network all’europarlamentare dem, minacciata di essere sfregiata con l’acido. “Bene ha fatto Alessandra- aggiungono i dem-, finita per l’ennesima volta nel mirino di hater sul web, a denunciare: non può passare il messaggio che ci siano delle ‘zone franche’ dove si può dire di tutto senza la minima conseguenza”

A.B.

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