Che allo “skate park” di via XXIX Aprile, si spacciasse era stato segnalato più volte al Comune e al Comando di Polizia Locale. Per questo, lunedì 19 ottobre, era stato organizzato un blitz con abiti borghesi da parte degli agenti che hanno sorpreso a spacciare un noto personaggio già sottoposto a obbligo di dimora. E’ stato seguendo le mosse di un consumatore scledense che gli investigatori sono arrivati al suo fornitore giornaliero . Sotto sequestro sono finiti una dose di marijuana e una di eroina. E’ scattata la denuncia nei confronti del pusher in stato di libertà per spaccio di stupefacenti e, poiché soggetto all’obbligo di dimora presso la sua abitazione dalle  21 alle 6, è stato proposto per un aggravamento della misura in questione.
I due a quanto pare si erano dati appuntamento su una panchina, dove era avvenuto lo scambio tra droga e denaro.
‘Tutte le segnalazioni che ci arrivano dai cittadini vengono prese in considerazione – ha commentato il sindaco Valter Orsi – , dal Comune vengono riportate alla Polizia Locale che deve organizzare servizi di appostamento nei luoghi indicati. L’operazione antidroga allo Skate Park è importante per la contestazione del reato di spaccio in flagranza che non è sempre facile da dimostrare. A volte la gente si lamenta perchè non vede uomini in divisa sulle strade – spiega  il primo cittadino – non sa che sicurezza non vuol dire solo auto con lampeggianti accesi e palette in mano, ma c’è un lavoro dietro le quinte da parte dei nostri agenti, che hanno il bisogno di mimetizzarsi tra la gente comune per la lotta ad un certo tipo di criminalità, come avvenuto l’altro giorno in via XXIX Aprile. Un plauso, anche questa volta, al comandante Giovanni Scarpellini per quanto sta facendo per Schio, dove la lotta alla droga è un fenomeno serio, dai numeri incredibili. Un contrasto che richiede professionalità e dedizione, pazienza e ore di appiattamento nei luoghi a rischio per i nostri ragazzi. Rinnovo l’invito al Ministero degli Interni e ai parlamentari del nostro territorio perchè venga data risposta alla richiesta del Commissariato di Polizia, che è sostenuta da tutti i sindaci in coro dell’Alto Vicentino. Si sono succeduti vari governi, ma nessuno ha fino ad ora preso in considerazione quella che è diventata una urgenza per una porzione di Veneto di 250mila abitanti, che meritano ascolto e sicurezza come in altre parti della nostra Regione, dove, con meno residenti, il presidio di Polizia di stato ce l’hanno. Non siamo cittadini di serie B, anzi, di serie T, come le tasse che sborsiamo ogni mese’.
di Redazione AltovicentinOnline
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