Sono stati i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza a permettere agli agenti della Polizia Locale Alto Vicentino di identificare la donna che il 2 agosto scorso era a bordo dell’auto che si era dileguata dopo avere tamponato una biciletta in viale dell’Industria.

Inevitabile la denuncia per fuga, omissione di soccorso e lesioni stradali gravissime e nonostante la donna abbia dichiarato di non essersi accorta di nulla sono scattati anche il sequestro dell’auto e la sospensione, con decurtazione di 10 punti, della patente di guida.

I fatti

Il ciclista, un 54enne di Valli del Pasubio, dopo essere stato tamponato era rimasto ferito tanto da dover essere trasportato all’ospedale di Vicenza e sottoposto ad intervento chirurgico.

Ai soccorritori, l’uomo aveva dichiarato di avere ricevuto un colpo da un’auto, ma nulla nella scena dell’incidente provava il fatto, visto che sulla carreggiata c’erano solo la bicicletta e il ferito.

Una volta esaminata la bici però, gli uomini del comandante Giovanni Scarpellini hanno constatato che il mezzo riportava segni ed incisioni e hanno quindi deciso di analizzare i filmati ripresi dall’occhio delle telecamere presenti lungo la strada.

La Volkswagen Golf grigia responsabile dell’incidente è stata identificata il 7 agosto, con ancora le tracce dell’impatto.

L’appello del commissario Loris Revrenna

“Tutti i conducenti di veicoli a motore e non, coinvolti in un sinistro stradale, hanno l’obbligo di fermarsi e prestare soccorso alle persone infortunate, a prescindere dalla responsabilità o meno di avere causato il sinistro. Il mancato arresto o l’omissione di soccorso nei confronti delle persone ferite, sono pesantemente punite dal codice della strada”.

L’esortazione è del commissario Loris Revrenna, che invita ad una riflessione: “Chiunque abbia sfogliato in questi giorni i quotidiani avrà notato il numero eccessivo di incidenti con epiloghi troppo spesso tragici. Noi della Polizia Locale ci ritroviamo a rilevare sinistri che hanno spesso la costante di conducenti che non rispettano le regole, Non ricordo in tutta la mia carriera un così alto numero di episodi che sono avvenuti in una piccola porzione di territorio come l’Alto Vicentino. Questa è la conferma di una inosservanza delle regole che un tempo non registravamo”.

A.B.

 

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