Da Thiene a Vicenza, in treno e con la bici rubata. Una corsa breve per il ladro finita tra le braccia della Polfer che lo aspettava sul binario.
Recuperata la bicicletta, che a breve verrà restituita alla sua proprietaria, resta in città il tema caldo delle due ruote sgraffignate. Anche nei cortili di casa, seppure ben chiuse a lucchetto. “Erano in 5, non italiani, li ho notati perché ho riconosciuto la bicicletta che sole poche ore prima era stata portata via alla mia collega”. A parlare è T.M., 28enne di Thiene, che ha permesso alla Polfer di Vicenza di braccare il gruppo, fermare il ladro e recuperare la bici rubata la sera di Santo Stefano in città in via Dell’Eva. “Ho provato a pedinarli ma fino a un certo punto: quando ho visto che sono entrati alla Stazione dei treni di Thiene mi sono fermata-dichiara la 28nne- Era buio e isolata: tengo alla mia incolumità e così ho dato l’allarme”.
A giorni la bici tornerà alla sua proprietaria, V.S. 45 anni, che nell’immediatezza del furto subito aveva lanciato anche un appello sui social. “È la dimostrazione che anche una pagina su Facebook può essere utile, a volte- sottolinea Christian Azzolin consigliere comunale Libera a Destra e FdI-Ignara di quanto fosse accaduto alla sua collega, e grazie alla foto della bici pubblicata sul social, T.M. l’ha riconosciuta mentre stava rientrando da una passeggiata, a pochi metri da casa sua. Lanciando l’allarme e dando modo alla Polfer di Vicenza di agire tempestivamente aspettando il treno che arrivava da Thiene”.
“Non servono modifiche ai regolamenti di polizia come quelle recentemente adottate che rendono solo più gravoso il compito della polizia locale ad operare in assenza di mezzi e dotazioni e che sono pure di dubbia legittimità ed eseguibilità-conclude il consigliere Azzolin-È necessario anche coinvolgere i cittadini e facilitare la loro possibilità di vigilare, rendendo magari più sicure e più illuminate alcune zone particolarmente degradate di Thiene, proprio come la zona della Stazione che la sera del fatto era totalmente al buio”.
Paola Viero