Troppi episodi di cronaca nera: dai furti agli scippi agli anziani, dalle gang e le loro risse, dagli atti vandalici alle molestie e al consumo di droga in pieno centro, il Comune corre ai ripari ed emette un’ordinanza, che consentirà alle forze dell’ordine di intervenire con un atto normativo, che punirà anche i minorenni. L’ha firmata oggi, martedì 6 ottobre, il sindaco Giovanni Casarotto alla presenza dell’assessore alla Sicurezza Alberto Samperi e al Comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini. L’ha siglata davanti ai giornalisti dei media locali, tracciando un bilancio sul sentito tema sicurezza, che negli ultimi due mesi ha fatto scendere in campo persino le silenziose opposizioni comunali.

A partire dal 7 ottobre e per la durata di 2 mesi entrerà quindi  in vigore l’ordinanza  urgente che interesserà le aree adiacenti al Teatro Comunale e più precisamente «Piazza Nova Thiene, via Gorizia, vicolo Del Teatro, piazzale Divisione Acqui, viale Bassani, Piazzetta Belvigo, via Pecori Giraldi, nonché nelle superfici pubbliche, ad uso pubblico o comunque aperte al pubblico anche se private collegate con l’area del Teatro Comunale, sia sul piano stradale che sotterraneo», dove saranno  «vietati schiamazzi, i disturbi della quiete pubblica e l’utilizzo di dispositivi di diffusione acustica nell’ambiente, al di fuori dei casi espressamente autorizzati dal Comune. Lo stazionamento con consumazione di alimenti e bevande, al di fuori dei casi espressamente autorizzati dal Comune, la presenza immotivata nei parcheggi sotterranei e nei percorsi di collegamento tra la superficie ed i parcheggi stessi,  gli assembramenti e stazionamenti che creino disturbo alla pedonalità ed intralcino il passaggio o l’accesso ad attività pubbliche e/o private».

Il tutto se non già disciplinato dagli articoli 6 e 29 del Regolamento di Polizia Urbana, che comunque verrà implementato con modifiche allo stesso nel prossimo Consiglio Comunale utile, proprio per prevenire ulteriormente fenomeni di violenza e degrado urbano.

‘In questi ultimi mesi dopo la fine del lockdown, la cronaca continua a registrare una recrudescenza di fatti criminosi, consumati non solo nella città capoluogo, ma anche in provincia e nell’Alto Vicentino, in una escalation che ha destato l’attenzione e ha allertato tutte le Istituzioni e gli Enti interessati, ai vari livelli di competenza, dal Prefetto al Questore, dai Sindaci alle Forze dell’Ordine – hanno spiegato Casarotto e Samperi – . Innanzitutto, come più volte ribadito a tutti i livelli  occorre premettere che la Sicurezza Pubblica è prerogativa Statale. Ciò premesso, la collaborazione sinergica alle Forze dell’Ordine, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato in primis, da parte della Polizia Locale è, anch’essa, un dato di fatto importante in materia di sicurezza. Da parte del Comune di Thiene, credo che nessuno possa mettere in dubbio l’impegno e l’eccellenza dimostrata dalla Polizia Locale del Consorzio Nevi nello svolgimento delle sue attività di controllo, grazie anche all’investimento di risorse e tecnologie stanziate e assicurate dall’Amministrazione Comunale. La professionalità e la molteplicità dei servizi assicurati dalla nostra Polizia Locale, con la copertura di vari ambiti di operatività, ha eguali solo nelle maggiori città d’Italia: il pattugliamento fino alle 24, durante la settimana e addirittura fino alle  3 nelle notti di venerdì e sabato, l’utilizzo di una rete di sorveglianza, implementata e dotata di telecamere di ultima generazione e di varchi elettronici in entrata e uscita alla Città, in rete con gli altri Comuni del territorio, ne sono alcuni esempi lampanti. Se a questo aggiungiamo anche la collaborazione con alcune associazioni (Kronos, Associazione Nazionale Carabinieri – Nucleo Volontariato e Protezione Civile 182° Schio…), si comprende che l’ambito consentito dalla legge al Comune è ben coperto, con un livello alto di prestazione e di performance. A livello di Forze dell’Ordine,  a cui compete in via generale la sicurezza e l’ordine pubblico  vale la pena forse ricordare che, in base al numero di uomini dipendenti nella Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, se il rapporto medio teorico in Italia è di 1 agente/carabiniere ogni 284 abitanti, ben diversa è la situazione nella nostra realtà locale’.

Carenza di forze dell’ordine e differenza con Bassano

‘La Compagnia dei Carabinieri ha giurisdizione su un vastissimo territorio di grande vivacità industriale e produttiva che conta ben 29 Comuni ed una popolazione complessiva di 173.563 abitanti (superiore anche al comprensorio della Compagnia di Bassano del Grappa, che si ferma a 165.969 abitanti e che dispone anche del Commissariato di PS): applicando una simile teorica dislocazione di Forze di Polizia a competenza generale, sul territorio della Compagnia di Thiene dovrebbero essere dislocati 611 carabinieri/agenti. Di fatto, invece, nella realtà attuale siamo ben lontani da questo valore teorico nazionale. La stessa media di 2,5 pattuglie serali al giorno su un territorio di 173.563 abitanti rende bene il quadro della situazione, non certo roseo – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa al municipio di Thiene –  .Anche per questo, ben 36 Amministrazioni Comunali del territorio,  tra cui Thiene,  si sono attivate in sintonia richiedendo ad una voce, assieme alle associazioni di Categoria dell’Alto Vicentino, due anni fa,  all’allora Ministro dell’Interno, l’istituzione di un Commissariato di Polizia di Stato a Schio, con competenza per tutto l’Alto Vicentino. Ad oggi, purtroppo, spiace constatare il silenzio del Ministero e lo scarso interessamento alla questione che, ci pare, sia stato dimostrato anche da parte delle forze politiche che rappresentano il nostro territorio in Parlamento. Tracciato questo quadro generale, che ben fotografa la situazione oggi esistente, l’Amministrazione Comunale di Thiene non è certo rimasta inerte in questi mesi, ma si è mossa come sempre nelle sedi competenti, per cui è da rispedire al mittente l’accusa di pigrizia di cui è stata tacciata questa Amministrazione da parte delle Minoranze Consiliari di Centro Destra. Nel dettaglio, il 19 giugno scorso è stata  formalizzata con lettera del Sindaco la richiesta di incontro con il Prefetto di Vicenza. Il 24 giugno in Prefettura si è dato riscontro alla richiesta con l’istituzione di un Tavolo Tecnico di Coordinamento per l’esame delle criticità emerse in città dopo la fine del lockdown’ .

Perchè è stato chiesto  il Commissariato di Polizia di Stato

La denuncia per reati gravi di persone di interesse operativo non residenti a Thiene sia accompagnata da proposta di applicazione di Misure di Prevenzione (Foglio di via);  che la denuncia per fatti gravi di minorenni stranieri fosse sempre comunicata ai competenti Uffici Anagrafe dei Comuni di residenza, al fine di non concedere la cittadinanza italiana automaticamente al compimento del 18° anno di età; che l’implementazione del controllo del territorio avvenisse con presidi fissi, anche interforze, nelle aree di Thiene ritenute “sensibili”.

‘Dall’incontro è conseguita, e di questo ringrazio Prefetto e Questore – ha sottolineato Casarotto – l’implementazione dei servizi mirati di controllo del territorio con il contributo assicurato dalla Polizia di Stato, che ha messo a disposizione pattuglie del Reparto di Prevenzione Crimine, e dall’Arma dei Carabinieri, con servizi strutturati estivi, anche con rinforzi esterni, che hanno dato buoni risultati. A questo riguardo si evidenzia come i primi fogli di via sono già divenuti operativi e questo proprio grazie alla sinergia e collaborazione tra le Forze dell’Ordine, Comune, Prefettura e Questura. Inoltre, sta continuando la procedura per istituire, anche a Thiene, i “controlli di vicinato”, un progetto che tuttavia presenta ancora criticità in quanto, fermo restando che già attualmente c’è nella popolazione il senso civico di inoltrare segnalazioni alle forze di Polizia Locale e dell’Arma, la sua realizzazione abbisogna di un adeguato strumento informatico per la trasmissione dei dati a garanzia della privacy e l’esigenza di valutare un’adeguata formazione dei gruppi che struttureranno il progetto stesso, a garanzia che il medesimo non degeneri in una sorta di “cultura del sospetto” o sia strumentalizzato per fini personali’.

N.B.

 

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