Sono scesi in piazza, precisamente davanti al Comune di Villaverla ed hanno inscenato una manifestazione pacifica per chiedere al sindaco Ruggero Gonzo risposte precise su una questione che riguarda, a loro dire, una moltitudine di cittadini a cui sarebbe stata negata la voce.
Si tratta del ‘Il Mulino dei Sogni’, chiuso dopo un’ordinanza del primo cittadino che aveva giudicato quella struttura “pericolosa”.
Rispettando le norme anti covid, mamme, educatori e bambini, hanno chiesto con vistosi cartelli in mano la riapertura di un immobile che accoglieva 32 bambini provenienti da Thiene, Dueville, Caldogno e Villaverla, nel verde di Novoledo.
“Il Mulino dei Sogni è stato chiuso lo scorso anno dopo la decisione del sindaco, al quale ha fatto seguito il nostro ricorso, per il quale però occorre il parere del Tar – ha detto Laura Battistella, presidente di Ademas aps – Si sa che il tribunale amministrativo ha dei tempi lunghissimi ed è per questo che chiediamo al primo cittadino delle risposte visto che il suo unico parere, finora ha deliberato la chiusura della struttura. Ripeto, il Tar ha tempi biblici, ma i bambini che accudiamo no. Quell’ordinanza è folle – ha continuato Laura Battistella – Ci sono professionisti in grado di confutare quel provvedimento, ma nessuno è stato accolto in Comune né ha avuto risposta alle numerose pec inviate al sindaco – ha incalzato Laura Battistella – Il nostro sindaco fa sempre così. Sono 6 mesi che vieta incontri e confronti, non si fa trovare e rilascia false dichiarazioni alla stampa”.
Per Ruggero Gonzo la vicenda è legata soprattutto all’ubicazione del ‘Mulino’, che a dire del primo cittadino sorgerebbe in aperta campagna ed in un luogo considerato il più pericoloso del paese perché a rischio con le piogge abbondanti.
Intervistato da tutti i media locali nei mesi scorsi, Gonzo aveva spiegato che c’era di mezzo la salute dei bambini, ma contestava anche il numero di servizi per oltre 30 piccoli. Il primo cittadino di Villaverla ha sempre sostenuto di aver deliberato la chiusura del ‘Mulino’ dopo aver preso in considerazione il parere di esperti e della Polizia Locale Nordest Vicentino, le cui relazioni ha legato alla sua ordinanza.
A.B.