lavori superstrada

Appare ormai evidente, dopo la ennesima e sonora bocciatura della Corte dei Conti, che prefigura un grave danno erariale, che la Spv sia diventata una anatra zoppa.

La Corte dei Conti evidenzia come la opera non si sostenga finanziariamente, come i flussi di traffico siano insufficienti e come il project financing sia stato stravolto a tutto vantaggio del privato con un evidente danno per la Regione ( e per i cittadini).

Nonostante tutte queste inoppugnabili e lampanti evidenze, che peraltro io e altri abbiamo evidenziato senza ricevere alcuna smentita fin dal 2012, il governatore Zaia e la sua giunta si ostinano a difendere questa superautostrada. Anche oggi  il solerte ufficio stampa della regione Veneto ripete, come un disco rotto, il mantra di Zaia: “La Spv è una opera strategica, serve al territorio. Danni erariali? Chiariremo”.

francesco-celottoAspettiamo il closing finanziario dell’opera da almeno 2 anni e il buon Zaia assicura che sarà a breve anzi a brevissimo. Il closing non arriva perchè nessuna banca o istituzione creditizia finanzierà una opera che non genera ne genererà adeguati profitti utili a compensare il rischio. L’opera si fermerà anzi si è già fermata da sola e rischia di trasformarsi nella Salerno-Reggio Calabria del nord-est.

Zaia arrivati a questo punto morto risponda ad una domanda forse scomoda: perchè difende tanto la SPV? Che interessi gli preme tanto tutelare? Quelli dei cittadini veneti?

Se così fosse non avrebbe mai avviato questa porcata autostradale. Si arrenda all’evidenza, convochi un tavolo con i comuni, i comitati e le associazioni del territorio per discutere davvero cosa fare con la SPV.

Francesco Celotto

presidente Associazione Sviluppo Economia Veneto

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