Mentre la città di Schio si avvicina alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno, il panorama politico si arricchisce di una nuova candidatura che promette di scuotere il tradizionale equilibrio di forze. Alex Cioni, 48 anni, impiegato e candidato per Fratelli d’Italia, si presenta come l’alfiere della destra vicentina in una corsa che vede anche la partecipazione di Cristina Marigo, avvocato e rappresentante di ‘Noi Cittadini’, e di Cristiano Eberle, presidente di “Una Nuova Trama”. La competizione si preannuncia accesa, con Cioni che mira a raccogliere il consenso di quel segmento dell’elettorato scledense tradizionalmente orientato a destra ma che si trova ora senza un candidato di riferimento. In un’intervista esclusiva, il candidato si confida su strategie, visioni e le sfide del suo percorso elettorale, delineando un quadro chiaro delle sue intenzioni e delle sue critiche verso gli avversari.
Cioni, ha dichiarato che molta gente di Schio non sarebbe andata a votare perché non si rivede nel candidato Cristina Marigo né nel candidato di centro sinistra Cristiano Eberle. Perché dovrebbero votare invece lei?
Perché a Schio c’è una parte importante di elettorato che comunque si riconosce nel centro destra e in questa competizione amministrativa, il centro destra non è rappresentato ovviamente da Cristiano Eberle né tanto meno da Cristina Marigo posizione civica la sostiene, tra l’altro avendo al suo interno un apparato importante del Movimento Cinque Stelle, i quali hanno deciso qualche settimana fa di appoggiare ufficialmente la sua candidatura. E’ chiaro quindi che in una posizione civica, che al suo interno ha il Movimento Cinque Stelle, non possiamo esserci noi. E l’elettorato di centro destra questo aspetto lo condivide con noi, non vede di buon occhio questa presenza.
Definisce la coalizione di Cristina Marigo un ‘minestrone’: perché?
Perché questa coalizione civica vede al suo interno non solo il M5S ma una serie di soggetti che provengono anche da altre ‘parrocchie politiche’ e di fatto ha trasformato questo gruppo in un grande ‘minestrone’. Oltretutto questa coalizione mette nelle condizioni, almeno da un punto di vista numerico, Cristina Marigo ad essere più competitiva e di avere magari più possibilità di vittoria. Ma mi chiedo: se diventerà sindaco, come riuscirà a governare con serietà e concretezza una città come Schio con il sostegno di soggetti che provengono anche da storie politiche anche molto lontane da lei?
Spesso ha accusato qualcuno di voler affossare il centro destra. A cosa si riferiva?
In primis mi riferisco a persone che fino a poco tempo fa militavano per le fila del centro destra, che invece di lavorare con voi per provare a offrire un’offerta politica rappresentativa rispetto alla nostra parte del campo, come lo schema classico chiede ovvero centro destra Fratelli d’Italia, Forza Italia e la Lega, hanno scelto di calarsi le braghe ed inserirsi all’interno di questo grande minestrone civico nel nome di non si sa bene cosa se non, forse unico collante, del ‘piuttosto che vincano le sinistre, meglio piuttosto’. Ma secondo noi il ‘meglio piuttosto’ non esiste. Abbiamo una dignità politica, rappresentiamo il primo partito nazionale, la Lega è alleata al Governo così come Forza Italia e non possiamo accettare proposte che ci portino fuori dagli schemi. Non si può nemmeno dire che siamo alternativi ad Eberle, non siamo mai stati con la sinistra ma nemmeno con i 5 Stelle.
In un’intervista pubblicata da Lira&Lira , si definisce ‘l’ago della bilancia’ in queste amministrative 2024. In che senso?
La nostra presenza a queste amministrazioni, non dico che sia una candidatura di sevizio, però è una presenza che ci mette nelle condizioni di stabilire chi andrà al ballottaggio e se ci sarà questo turno, di valutare chi sarà il nuovo sindaco di Schio. Qualcuno ha lavorato in questi mesi per far sì che il centro destra non si presentasse, non solo all’interno delle fila del centro destra, ma anche in maniera legittima da parte dei civici, come la coalizione del sindaco uscente, forse a volte un po’ forzata, hanno tentato di spezzarci le gambe. C’è riuscito in parte, perché fortunatamente Fratelli D’Italia c’è e ci sarà comunque il consigliere Santi della Lega che ha chiesto di candidarsi con noi e lo abbiamo inserito. Qualsiasi risultato andremo a raccogliere sarà un risultato che peserà molto.
Un aggettivo positivo e uno negativo a testa per Cristina Marigo e per Cristiano Eberle
Eberle non lo conosco e per questo faccio fatica a trovare un aggettivo, potrei dire che quanto meno lui è onesto, perché si è proposto come candidato nel suo movimento civico ma non ha mai nascosto di rappresentare una parte politica che fa riferimento al centro sinistra. Per quanto riguarda Cristina è una persona genuina, negativo cerchiobottista in linea con la politica degli ultimi anni, priva di grandi competenze. Di suo nel sociale non ha portato innovazioni, non avendo una sua identità politica a differenza del sindaco uscente che ce l’aveva, il civismo la porta a prendere decisioni un po’ cerchiobottiste.
Quando si fa il suo nome, si pensa sempre a qualcuno di estrema destra, a causa anche di alcuni problemi che poi ha chiarito con la giustizia… per degli estremismi, che l’hanno come marchiata. E’ cambiato in questo senso ?
Non sono mai stato di estrema destra, ho rappresentato in una fase del mio percorso trentennale di militanza politica la destra radicale e sociale. Per la nomea, è chiaro che quando tu rappresenti una realtà come quella di Schio e Alto Vicentino di destra radicale e sociale si presta a facili strumentalizzazioni politiche. Non ho comunque mai avuto problemi con la giustizia, solo legati alla vita politica, la mia fedina penale è candida. Sono comunque sempre stato assolto o archiviato. In questi 5 anni come consigliere comunale ho dimostrato che, anche se rappresento una destra ‘hard’, un conto è essere intransigenti nei valori, ho un’identità forte che rappresenta una storia importante, ma questo non ha mai pregiudicato la mia volontà di dialogare nell’interesse di Schio e dei suoi cittadini. Non mi sono mai posto con ‘muro contro muro’, anche con il centro sinistra ho sempre cercato di fare sinergia negli interessi della comunità. Laddove c’erano delle questioni condivise, non ho mai avanzato supposizioni ideologiche. Ho sempre rispettato dialogo e confronto.
Cosa ne pensa della Meloni?
L’ho conosciuta molti anni fa, quando era presidente nazionale movimento giovani di Alleanza Nazionale, era stata eletta da poco consigliere provinciale di Roma, aveva 18-19 anni e ricordo che ho pensato ‘Questa ragazzina farà strada’. Già allora si percepiva la sua bravura, aveva quel qualcosa in più. Oggi sta facendo un lavoro egregio considerando tutte le complessità che ci sono quando si va a governare una nazione come l’Italia in un contesto internazionale così complicato. Ci sarà sempre chi si lamenterà. Uno dei temi che mi ha fatto scegliere la destra è che, quando i cittadini esprimono un indirizzo politico, chi va al governo deve avere la possibilità di lavorare per 5 anni senza impedimenti. Quindi l’esame del Governo Meloni lo faremo alla fine del suo mandato e lì valuteremo aspetti positivi e negativi. Sono convinto che prevarranno quelli positivi.
Laura San Brunone