Olio di cottura versato nei lavandini crea problemi alla depurazione. Sono 49320 i chili di olio vegetale raccolti nel 2011 nelle 25 ecostazioni che servono i 31 comuni del bacino B2, una quantita` gia` di rilievo e comunque in linea con i dati rilevati dall’Osservatorio nazionale. Ma quanti di noi erano a conoscenza di questo servizio?

’I nostri centri servono, tra le altre 24 tipologie di raccolta di rifiuti, anche questa dal 1999 – spiega Enrico Dal Pra, responsabile del settore raccolta e recupero dell’Alto vicentino – e ogni anno cerchiamo di coinvolgere i cittadini con campagne informative incisive, perche` i cartelli all’ecocentro ci sono, ma non sempre si leggono e si capiscono’.
L’iniziativa e` partita dal progetto ‘Life’+ Recoil ( Recovered waste cooking OIL for combined heat and power production) ed e` gestita dal consorzio Conoe (Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali e animali esausti).
Si tratta di un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma ‘Life+’, che durerà fino a giugno 2015. Il progetto intende realizzare un sistema ottimizzato per la raccolta dell’olio vegetale esausto finalizzata alla produzione energetica.
Non tutti sanno che la dispersione dell’’olio di frittura’ nell’ambiente, specialmente con gli sversamenti in fognatura, causa enormi problemi alla depurazione. Versato in acqua, un solo litro d’olio e` capace di formare una pellicola inquinante grande come un campo da calcio e rendere non potabile un milione di litri d’acqua. In mare, l’olio forma un velo sottilissimo che impedisce la penetrazione dei raggi solari, con conseguenti danni per l’ambiente marino.
L’olio esausto raccolto invece, dopo un trattamento esclusivamente meccanico, viene utilizzato come combustibile per produrre energia elettrica e termica.
’La raccolta differenziata e` uno dei punti di forza del nostro territorio – spiega Andrea Zorzan, assessore all’Ambiente e componente dell’Osservatorio sui rifiuti – e ci stiamo coordinando per una campagna informativa comune a tutto l’Alto vicentino.’

Umberto D’Anna

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