Avevano fatto scalpore nel novembre 2014 le sue dimissioni dal movimento 5 Stelle di Piovene Rocchette, col quale si era presentato come candidato sindaco alle ultime amministrative, a causa di una certa ‘incompatibilità di vedute’.

 

Pochi giorni fa Gianluca Di Luccio, 49 anni, ha dato le dimissioni anche da consigliere di minoranza, e l’ha fatto in sordina, per usare le sue stesse parole, perché la decisione è stata presa dopo pacata riflessione e, soprattutto, convinto di aver lavorato secondo coscienza.

 

Da uomo senza partito il ‘freelance’ Di Luccio è stato seduto tra i banchi del consiglio più di 1 anno, ignorando la richiesta di dimissioni dei pentastellati piovenesi che, all’epoca, si erano detti ‘traditi e delusi’ da chi avevano appoggiato come sindaco. Ma Di Luccio aveva continuato a lavorare in consiglio comunale, aprendo la strada a una collaborazione con gli altri consiglieri di minoranza. Fino alla decisione finale di uscire dal gioco. Tanto che perfino i compagni di minoranza si sono detti alquanto sorpresi.

 

Di Luccio, come mai queste dimissioni? Stanco della vita politica piovenese?

‘Mi sono dimesso quasi in sordina il 17 febbraio. Non lo sapeva nessuno. La motivazione è solo una, e cioè i miei impegni lavorativi. Come saprete sto approfondendo la mia grande passione che è l’astronomia. Sono sempre più impegnato a fare il divulgatore della disciplina, soprattutto nelle scuole, con i planetari itineranti, per esempio, che simulano la volta celeste in una stanza’.

 

Difficile dunque gestire due passioni, l’astronomia e la politica?

‘Star lì a occupare una sedia senza lavorare non mi piaceva. Durante il periodo in cui ho fatto il consigliere a Piovene ho dato il massimo. Se così non può essere adesso, non va bene’.

 

Cosa le rimane dell’esperienza da consigliere?

‘E’ stata una grandissima esperienza, con tutte le sconfitte e le vittorie. E di sicuro mi rimane un bel ricordo. Sono ancora convinto che un sindaco con il suo operato possa dare una svolta decisiva al Paese’.

 

A chi si è affezionato in questi anni tra tutti i consiglieri?

‘Se devo proprio fare un nome direi Graziano Tribbia, anche lui consigliere di minoranza ed ex candidato sindaco. E’ vero che le persone non le puoi conoscere se non hai dei rapporti diretti continuativi. Ed è così che ho imparato ad apprezzarlo’.

 

I suoi rapporti con i grillini piovenesi come sono adesso? Vi parlate ancora?

‘In realtà di rapporti non ce ne sono, da quando sono uscito dal movimento 5 Stelle, a novembre del 2014. Tuttavia auguro al mio successore Daniele Sartore un buon lavoro. Avranno certo occasione di portare avanti qualcosa di positivo per Piovene’.

 

Di luccio, adesso la vedremo in consiglio tra il pubblico?

‘No. Non mi vedrà. Adesso ho altre priorità. Per esempio i ragazzi delle scuole che mi aspettano’.

 

 

Marta Boriero

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia