Apparso come per magia, ma non era un’allucinazione. Un raro esemplare di ‘capriolo albino’  immortalato con un click sulle prealpi venete.

L’autore dello scatto, il bellunese Luca Zanfron, non ha voluto rivelare la zona esatta “perché temo parta la caccia”, come ha spiegato al Corriere del Veneto.
Scambiato inizialmente per una capretta, il capriolo albino “E’ un caso più unico che raro – ha commentato nelle pagine del quotiadiano, Michele Da Pozzo direttore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo –  Ed è più debole dei suoi simili. Perché non è mimetico: non si nasconde tra il fogliame e le cortecce con la facilità dei suoi colleghi di razza. Dunque è più esposto agli attacchi dei predatori, a cominciare dall’uomo”.

Una passeggiata ai margini del bosco, tra papà Luca e suo figlio, quando a pochi metri da loro si presenta una ‘strana coppia’. Due caprioli, uno normale ed uno tutto bianco. “Ha gli occhi dolcemente cerchiati di rosa, in risalto con la tinta chiarissima del manto, e le orecchie, anche, sembrano ancora più grandi e più rosa e più attente del solito, per effetto del contrasto”.

Il bimbo rimane incantato, mentre papà Luca ha avuto giusto il tempo di scattare la foto. Pochi secondi ed il rarissimo ‘capriolo albino’ non c’era più. Di lui rimane la foto.

di Redazione AltovicentinOnline

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