(Agi)Nella prima campagna elettorale estiva nella storia della Repubblica i partiti dovranno tenere “un profilo più basso” perché i comizi in spiaggia rischierebbero di trasformarsi in “un boomerang”: è l’opinione dello psichiatra Paolo Crepet, che in un’intervista all’AGI sottolinea come l’estate sia una stagione che gli italiani dedicano all’ozio e in cui non hanno voglia di ascoltare la propaganda politica.

Dopo il Covid-19, secondo Crepet, c’è bisogno di un’estate all’insegna della spensieratezza e le vicende politiche, invece, “costringono la gente a mantenere alta la soglia dell’attenzione”.

Quindi per evitare di concentrarsi e approfondire si rischia di arrivare poco preparati al voto del 25 settembre e per questo “molti diserteranno le urne”, prevede lo psichiatra. “Non mi ricordo una campagna elettorale ad agosto, credo che l’unico risvolto possibile sarà l’astensione, perché non ci sarà il periodo per capire da che parte stare”.

O meglio: il problema sarà per gli indecisi e per coloro che, normalmente, non votano per ideologia: “L’indeciso normalmente studia le proposte dei partiti, approfondisce e poi sceglie. Ma ad agosto le persone non hanno voglia di pensare alla guerra, alla crisi energetica, alle bollette e ai futuri pandemici”, aggiunge lo psichiatra.

E di certo non sarà il voto a fine estate a far cambiare programmi delle persone: “La gente ha diritto allo svago, per i partiti sarà meglio mantenere un profilo più basso rispetto alle solite campagne elettorali”, è il suggerimento di Crepet.

“L’estate è un rito che noi dedichiamo all’ozio e questo deve rimanere”, conclude.

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