Basta addii di celibato o feste di laurea a Venezia. Arriva il daspo, e multa sino a 500 euro, per chi non rispetta il decoro della città lagunare. Banditi anche sporcizia e prostitute.

Dopo il ticket di accesso, Venezia mette in campo una misura ‘strong’, per non essere più trattata da pattumiera o molo di lancio per i tuffi nei canali. Il Consiglio comunale, con 22 voti favorevoli e 6 contrari, ha approvato il nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza urbana.

Addii al celibato e lauree
Per contrastare l’abuso di alcol sulla pubblica via “è vietata, dalle 20 di ogni giorno alle  8 di quello successivo, l’assunzione di bevande alcoliche di qualsiasi genere, tipologia e gradazione al di fuori dei luoghi autorizzati alla somministrazione e dei relativi plateatici”, “è vietato, sempre con gli stessi orari, il trasporto volto alla consumazione in spazio pubblico non predisposto di bevande alcoliche” e, dal lunedì al giovedì dalle ore 20 alle 8 del giorno successivo, non si può “partecipare a scorribande di due o più persone tra pubblico esercizio e pubblico esercizio finalizzate al non responsabile festeggiamento di eventi o ricorrenze pubbliche o private quali addii al celibato/nubilato, lauree”.

vietato girare a petto nudo e fare il tuffo nei canali
Nel regolamento si mettono nero su bianco le “aree di particolare decoro”, la cui fruizione e accessibilità non possono essere limitate, pena sanzione amministrativa. Oltre a stazioni, aeroporti, Marittima, l’elenco vede anche tranvie e mezzi del trasporto pubblico locale, pontili, parcheggi e, soprattutto, tutte le aree del territorio comunale comprese nel perimetro del sito Unesco “Venezia e la sua Laguna”. Eventuali trasgressori potranno ricevere il daspo urbano, ossia essere allontanati con ordine scritto e motivato “di un addetto al coordinamento e controllo sovraordinato, anche temporaneamente, all’agente accertatore o dello stesso addetto al coordinamento e controllo qualora abbia personalmente accertato la violazione”. Nel caso i protagonisti siano persone in situazioni di disagio sociale, saranno informati i Servizi sociali comunali. In fatto di “atti contrari al decoro in relazione all’abbigliamento” è vietato circolare nei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio dei centri abitati, compreso a bordo di veicoli o imbarcazioni, pubbliche o private, in tenuta balneare (costume da bagno di qualsiasi foggia) o a torso nudo. Stessa prescrizione anche su vaporetti, bus e tram, mentre vengono confermati i divieti di “consumare alimenti e bevande seduti al suolo nei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio dei centri abitati”, “vendere o somministrare per asporto alcolici o bevande in bottiglie in vetro prive di tappo o bicchieri in vetro”, “sedersi o sdraiarsi a terra sui gradini dei ponti e dei portici monumentali, sulle vere da pozzo (che non sono da utilizzare come piano d’appoggio), davanti a vetrine di negozi, su murette di fondamenta nonché sulle passerelle per l’acqua alta”, “bagnarsi, tuffarsi e/o nuotare in tutti i rii, canali e bacini interni ai centri urbani, nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca”, “sdraiarsi sulle panchine, salirvi con i piedi e in ogni caso bivaccare, anche nelle fermate del trasporto pubblico locale”.

 

daspo alle prostitute
Il regolamento conferma infine prescrizioni e divieti per il commercio abusivo (gli acquirenti saranno sanzionati e potranno subire anche la confisca del bene appena acquistato, con divieto di trasporto o sosta senza giustificato motivo con grandi sacchi di plastica o borsoni contenenti mercanzia), per la prostituzione di strada (nei luoghi di particolare tutela potrà anche essere disposto l’allontanamento di chi viene sorpreso a contrattare con una lucciola) e per la prostituzione di strada esercitata con camper e roulotte, con possibilità di daspo urbano. Attenzione viene posta anche sul mantenimento della sicurezza negli immobili di edilizia residenziale pubblica, sul contrasto al sovraffollamento di unità abitative (i trasgressori potranno essere sanzionati con 500 euro) e sull’eventuale sosta in parchi pubblici oltre l’orario di chiusura dei cancelli.

di Redazione AltovicentinOnline

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