a cura di Alfonso Piscopo
La pizza è un alimento di cui non si può farne più a meno. Un’ abitudine molto diffusa per nostra comodità è la pizza da asporto, cioè la pizza che ci viene recapitata a casa, o che ci portiamo a casa, nei contenitori di carta/cartone. Il cartone mantiene la pizza ottimale solo per poco tempo (infatti la pizza va mangiata immediatamente all’arrivo e cioè calda). Dopo un quarto d’ora (inizialmente l’alta temperatura della pizza, fa sì che l’acqua contenuta in essa evapora formando la condensa, che rimane imbrigliata nel cartone e quindi nella pizza stessa rendendola meno fragrante – mentre raffreddandosi diventa gommosa e meno fragrante) la pizza comincia a perdere il sapore e la fragranza, rispetto a quella appena sfornata. Questo problema riguarda tutti i prodotti da forno in generale. Le aziende produttrici di contenitori per pizza stanno cercando di ovviare introducendo dei fori nelle scatole (che fungono da prese d’aria per fare uscire il vapore), un’ altra accortezza
consiste nel provocare l’abbattimento della temperatura (- 20 C) prima di introdurre la pizza nella scatola. L’abbattimento conserverebbe intatte le proprietà organolettiche della pizza, ma quest’ultimo accorgimento innovativo richiede che la pizza consegnata a domicilio venga successivamente surriscaldata, proprio come avviene per le pizze congelate. Le scatole di cartone per la pizza sia per la loro praticità sia per comodità, e conservabilita’ del prodotto sono insostituibili (infatti sono stati sperimentati altri tipi di contenitori in plastica – PET – polistirene alimentare, o con altre modalità a presa d’aria in cartone), ma le scatole di cartone restano insostituibili. Insostituibili, ma migliorabili, anche se si deve tenere conto dei costi di produzione. Altro aspetto importante è che siano prodotti con riciclo in purezza, a scanso di produrre effetti avversi per la salute. Non so quanti consumatori attenti, leggono le norme presenti in qualche parte della scatola
che regolano gli imballaggi d. m. 21/03/1973. Gazz. uff. Suppl. Ordine. n 104 del 20/04/1973 disposizioni su imballaggi e materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti e bevande e successive modifiche dal 1973 al 2023 – IT Consolidato MOCA. Troverete anche dei simboli con triangolo ondulato, non ondulato PAP 20, lo smaltimento dei cartoni, e il simbolo del bicchiere con accanto la forchetta il quale indica che la scatola è destinata al contatto con gli alimenti.
La mia pizza di ieri sera una semplice margherita…..il retro della scatola riportava la seguente dicitura
Potrebbe essere un'immagine raffigurante matrice di biglietti, progetto e il seguente testo "F. 33x33x3,5 C.IT CERTIFICATO DI ORIGINE E DIIDONEITÀ Questa scatola idonea venire diretto contatto sostanze limentari calde fredde, essendo fabbricata tutte conformita 21.03.73 esuccessive modificazioni. Capo Art. rełativi alla disciplina igienica degli alimentari IV. nell 'allegato direttiva pubblicato sulla 1.05.83. CEE Gazzetta ufficiale CEE DOPOL'USO PERALIMENTI RICICLABILE 20 PAP REA:NA-931077 KB.SA.KB ArTepacK SRL AUTORIZZAZIONE MOCA: NUM. REG. U150094CE000389002 1 000000 008456"
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia