In una mossa audace che ha unito la musica con il messaggio sociale, la rapper italiana BigMama ha portato la sua potente voce all’Assemblea Generale dell’Onu, trasformando il palco in un forum contro il bullismo e il body shaming. La 23enne, che si è espressa attraverso la sua arte per combattere i pregiudizi, ha condiviso la sua personale odissea che l’ha vista passare dalle difficoltà della piccola cittadina di origine alla ribalta mondiale. Conosciuta all’anagrafe come Marianna Manonne, BigMama ha raccontato di come il suo aspetto fisico sia stato fonte di giudizi affrettati e categorizzazioni ingiuste, ricevendo etichette che andavano da “non abbastanza” a pregiudizi più dolorosi riguardanti la sua intelligenza e volontà. Ma è stato proprio questo percorso costellato da sfide che l’ha portata a trovare rifugio e poi riscatto nella musica. All’età di 13 anni, ha scritto il suo primo pezzo, un rap che parlava di temi oscuri come il suicidio e l’autolesionismo, mantenendolo privato per anni. È stata la scoperta di YouTube a dare a BigMama la piattaforma per condividere la sua voce e le sue riflessioni, spingendola infine a parlare davanti a una platea globale. Durante il suo intervento all’Onu, BigMama ha sottolineato come la fiducia nei propri sogni possa essere salvifica, trasmettendo un messaggio di speranza e resilienza. Il suo brano presentato a Sanremo, “La rabbia non ti basta”, si fa portavoce di questo messaggio, esortando ad andare oltre la rabbia per costruire un futuro di accettazione e autostima. BigMama continua a essere un faro di ispirazione per molti, non solo nella sua patria ma in tutto il mondo. Con il suo discorso all’Onu, ha ribadito la sua missione di lotta contro il bullismo e il body shaming, invitando tutti a riconoscere il valore intrinseco di ogni individuo, al di là dell’aspetto esteriore. La sua storia è un potente promemoria del potere trasformativo della musica e dell’importanza di un dialogo aperto e onesto sulle questioni sociali che continuano ad affliggere innumerevoli individui. Con la sua ascensione dal palcoscenico di Sanremo a quello mondiale dell’ONU, BigMama dimostra che la musica non solo intrattiene, ma può anche illuminare e guidare verso un futuro più inclusivo e comprensivo.

V.R.

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