Una malformazione a volte non basta per fermare un talento. E Ivan Lion ne è un esempio: a 9 anni la prima racchetta da tennis presa in mano, a 18 i primi tornei, e le prime vittorie. Oggi Ivan Lion è arrivato a Thiene e ha fatto visita al Circolo Tennis Thiene.

A riceverlo, oltre al direttivo dell’ASD Tennis e ai due iscritti disabili, Andrea Stella e Editta Petracca, anche il sindaco di Thiene, Gianni Casarotto, l’assessore allo sport, Giampi Michelusi e il Consigliere Comunale rappresentante in seno all’Asd Tennis, Leonardo Zerbo.

Ivan Lion, torinese, 24 anni, è nato con una malformazione congenita, detta spina bifida e riesce a deambulare solo grazie a dei tutori applicati alle gambe e con l’uso di due bastoni. E’ stato campione italiano junior indoor e open nel 2007, e dopo una lunga serie di vittore nazionali nel 2012 si è aggiudicato il 1° posto alle qualificazioni europee per i mondiali a squadre in Turchia. Ora punta ancora più in alto, alle Paralimpiadi in Brasile, a Rio de Janeiro, nel 2016.

L’Asd Tennis di Thiene è attrezzata per il gioco dei disabili e il maestro Martin Pereyra è, oltre che maestro nazionale, anche tecnico in carrozzina abilitato dal Comitato Italiano Paraolimpico. Il circolo cittadino conta un campo in green set praticabile tutto l’anno anche da disabili, 3 campi in terra battuta di cui due coperti tutto l’anno e 2 campi sintetici polivalenti, sia per il tennis sia per il calcetto, coperti in inverno e scoperti in estate.

Oltre a Martin Pereyra, il Tennis thienese ha anche altri due maestri, Antonio Vanzo e Anna Signorini, oltre al preparatore atletico Armando Bertollo. Sono attivi corsi di mini tennis, perfezionamento ed agonistica. Appartengono alla scuola dell’ASD Tennis Thiene i due campioni regionali Nicolò Viero e Matteo Dal Zotto (classe 2001), seguiti dal settore tecnico regionale.

“Questa struttura – ha commentato l’assessore allo sport del Comune di Thiene, Giampi Michelusi – è assolutamente di eccellenza e d’avanguardia anche per gli atleti con problemi fisici di questo tipo. Sarà sempre nostro dovere e nostra ferma intenzione, fare in modo affinché siano accessibili a tutti. Un plauso va a tutte quelle persone che investono in termini economici e operativi per offrire a chiunque, normodati e non, di divertirsi attraverso lo sport”.

di Redazione Thiene on line

          

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