Quarantacinque anni, faccia pulita ed ex assessore al Bilancio del Comune di Thiene. Corre con il simbolo della Lega Nord e in lui il Carroccio punta per la sua ‘freschezza’. Gran lavoratore, benvoluto a Thiene, sul suo conto, mai un pettegolezzo o un solo aneddoto negativo. I numeri vincenti, insomma, li ha tutti.

Busin, come mai la voglia di rimettersi in gioco in politica?

Sin da piccolo la politica è stata la mia passione sebbene non mi definisca un ‘professionista’. In questo particolare momento storico è giusto agire. Basta scegliere gli altri per delegare. Bisogna agire personalmente, darsi da fare per dare il proprio contributo.

Su cosa punterà  per conquistare i voti di cittadini sempre più sdegnati dalla politica?

Sul fatto che la Lega ha detto di voler rinnovarsi e lo ha fatto. La mia candidatura ne è una prova.

Cosa pensa dei ‘piccoli’ partiti?

Non aiutano a governare. Bisogna scommettere sui grandi partiti. La Lega lo è ed ha dimostrato di saper governare benissimo, vedi Luca Zaia alla Regione Veneto e Flavio Tosi a Verona per fare solo due esempi. Ma anche a livello nazionale credo che i migliori ministri del governo Berlusconi siano stati i leghisti, su tutti Roberto Maroni agli Interni.

Chi e cosa teme in questa competizione elettorale?

La cattiva informazione e l’astensionismo.

Pensa che i thienesi la voteranno? Pensa di aver lasciato un buon ricordo e di potercela fare?

Ho sempre lavorato per il bene della città con autentico spirito di servizio e con importanti risultati. Conto sul fatto che tanti thienesi votino Lega Nord, convincendosi che è il movimento che meglio rappresenta il territorio. Quello più vicino ai loro valori e ai loro problemi. Con rappresentanti che li capiscono perché vivono la loro stessa realtà sociale, lavorativa e anche amministrativa nel mio caso.

Cosa pensa dell’alleanza con Silvio Berlusconi?

Era necessaria

Quali sono i suoi punti di riferimento politico?

Flavio Tosi a livello nazionale, Marino Finozzi per quanto riguarda la mia regione.

Se dovesse farcela, da cosa inizierebbe sfruttando il suo mandato?

Dai tagli ai costi inutili, dallo stop allo spreco di risorse. Che non riguardano solo i partiti politici, ma tutta la macchina amministrativa dello Stato centrale

 

N.B.

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