È stato presentato e benedetto la scorsa settimana il nuovo pulmino dell’associazione Marano Solidarietà per il trasporto dei nonni e delle nonne ospiti del centro diurno di Marano Vicentino. Dal 2004 Marano Solidarietà svolge il servizio di volontariato nei confronti delle persone fragili che necessitano di assistenza e accompagnamento presso il centro diurno, gestito dalla cooperativa Mano Amica, in convenzione con il Comune. Gli ospiti del centro diurno vengono accompagnati ogni mattina al centro diurno e riportati alle loro abitazioni alla sera dai 76 volontari che, a turno e a coppie formate da un autista e un accompagnatore, svolgono questo prezioso lavoro di accompagnamento.
Il servizio di trasporto svolto dall’associazione, in convenzione con il Comune, si avvale di due mezzi attrezzati anche per il trasporto di carrozzine, di proprietà dell’amministrazione comunale, e di questo nuovo pulmino di proprietà di Marano Solidarietà, acquistato in parte con fondi propri (grazie alle donazioni ricevute in questi ultimi anni) e in parte con i fondi erogati nell’anno 2021 da donatori sensibili e attenti ai bisogni della comunità.
“Questo pulmino è l’espressione del senso di comunità che il nostro paese, anche attraverso il lavoro prezioso del volontariato, sa esprimere – ha detto il Sindaco, Marco Guzzonato -. È il frutto di un incontro pensato e voluto tra il mondo imprenditoriale maranese, con le ditte Sottoriva, Tubistil, la falegnameria Rigon e Brevetti Gasparin, gli istituti bancari con Banca BRV credito cooperativo italiano e BCC Verona Vicenza, e il volontariato organizzato che sa fare rete e costruire ponti, rappresentato in questa occasione da Marano Solidarietà e dalla sezione maranese della FIDAS, che a sua volta ha donato una somma in denaro”.
“Questo pulmino è un mezzo utile e indispensabile per dare aiuto concreto alla fragilità umana e dare dignità alla vita – ha detto il parroco, don Fabio Balzarin, prima della benedizione -. Ogni persona, anche nei momenti di fragilità, va amata, accudita e rispettata; questo mezzo trasporterà questa preziosa umanità e il servizio a essa dovuto con costanza e amorevole semplicità”.
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