Un luogo tutto dedicato ai bambini e ragazzi con autismo, dove imparare e trascorrere del tempo in mezzo al verde. Nascerà a Cà Dotta di Sarcedo, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’Ulss 7 Pedemontana. Una sorta di laboratorio in villa, per il quale l’amministrazione di Luca Cortese ha stanziato 85mila euro. Il progetto partirà nel 2019, ma si lavora già da anni per qualcosa che rende fiero il primo cittadino, che prima di parlarne, ha voluto essere cauto.
Si tratta di un luogo ricreativo e terapeutico per ragazzini affetti dalla sindrome che crea disabilità a vita. Un disabilità che compromette la parte relazionale del soggetto che ne è affetto, che non comunica come tutti gli esseri umani sanno fare. Una disabilità che ‘condanna’ anche i genitori che si ritrovano ad affrontarla e che devono seguirli 24 ore su 24. Da qui, l’esigenza di andare in contro a queste mamme e papà ‘speciali’, che hanno bisogno di momenti di sollievo, sapendo che i loro figli sono protetti in luoghi, dove, magari mentre loro sono a fare la spesa, c’è chi si prende cura di loro. Insegna delle abilità e delle regole di cui hanno bisogno per integrarsi il più possibile.
A Villa Cà Dotta infatti, i ragazzi autistici verranno assistiti e seguiti da operatori specializzati in questo tipo di handicap molto complicato dal punto di vista neuropsichiatrico. Perchè un soggetto autistico è difficile da comprendere per quelle sue incapacità nella comunicazione, che li rendono ‘chiusi in se stessi’. Non esiste guarigione per gli autistici, la loro condizione dura tutta la vita, ma può migliorare in proporzione all’intervento che si attua nei loro confronti. Più ‘lavori’ per la loro riabilitazione, più possibilità di integrazione hanno.
Un progetto che rende fiero il sindaco Luca Cortese, che si è sempre contraddistinto nel proprio mandato per la spiccata sensibilità ai temi sociali.
Un progetto che si spera che altri Comuni imitino per il grande bisogno d’aiuto che hanno tutte le famiglie che vivono il dramma dell’autismo e devono essere sostenute, nelle loro fatiche quotidiane, dalle istituzioni, spesso affaccendate in temi sterili e non nei veri problemi della società.
di redazione AltovicentinOnline