Era l’ultimo tassello che ancora mancava all’Amministrazione Comunale per poter chiudere il piano in atto, che riguarda l’intero complesso intervento di riqualificazione dell’area degli Ex Comboniani.

Ci si riferisce all’acquisizione, dal Collegio delle Missioni Africane, dei fabbricati in via Dante ancora di proprietà dell’ente religioso conclusa lo scorso 25 novembre.

«Quando l’Amministrazione dell’epoca procedette a comprare il complesso di edifici conosciuti come Ex Com-boniani – spiega il Sindaco, Giovanni Casarotto – rimasero fuori alcune parti che ora siamo riusciti ad acquisire alla proprietà comunale. Si tratta di un investimento, economicamente vantaggioso per il Comune, che assicura unitarietà funzionale all’intero complesso Ex Comboniani ed apre ad interessanti prospettive urbanistiche e di utilizzi futuri».

Appartengono, dunque, ora al Comune anche il fabbricato ad uso abitativo-comunitario adibito a Casa della Solidarietà, che si sviluppa su due piani fuori terra e scantinato con le relative aree accessorie e scoperte per un totale di oltre 800 metri quadri, il portico che si affaccia sul cortile/parcheggio di via Dante, di circa 90 metri quadri, e la chiesa, attualmente utilizzata dalla comunità Ortodossa dell’Alto Vicentino, di 410 metri quadri.

Il tutto è stato acquistato ad un prezzo sicuramente conveniente, che supera di poco i 92mila euro, vale a dire a un costo di 115 euro /mq, ampiamente inferiore agli attuali valori immobiliari di mercato.

«Con questa operazione – precisa il Sindaco – il Comune potrà, d’ora in poi, disporre, oltre che dell’area esterna scoperta di circa 6000 metri quadri interessata dagli attuali lavori di urbanizzazione del piano di lottizzazione Comboniani/Ex Officine Tessari, nella quale potrà essere realizzata una cubatura residenziale di 11.000 metri cubi, anche di tutta la restante parte di edifici che sono stati mantenuti e già di proprietà comunale, con una possibilità di utilizzare una cubatura di 7.000 mc, che le future Amministrazioni Comunali potranno destinare in base alle esigenze che si presenteranno».

Giovanni Casarotto non nasconde un rimpianto: «Sin dal mio insediamento, nel 2012, – confida – un mio sogno nel cassetto era quello di poter trasformare una parte della cubatura esistente, quella verso via Dante, per realizzare un Ostello della Gioventù. Anche questa è un’idea da valutare e sviluppare che lascio alla prossima Amministrazione».

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