E’ choc in Giappone, dove una 16enne ha strangolato, decapitato e infine mutilato un compagna di classe perche’ voleva “dissezionare” qualcuno, come lei stessa ha spiegato in sede di interrogatorio. Entrambe, vittima e carnefice, frequentavano la stessa scuola a Sasebo, nel sud-ovest del Paese. La ragazza, di cui non e’ stato reso noto il nome per la minore eta’, e’ stata arrestata dalla polizia domenica dopo che e’ stato ritrovato il corpo smembrato della 15enne Aiwa Matsuo in un letto nella casa della sospettata.

Come lei stessa ha ammesso, ha prima strangolato la compagna di classe, l’ha decapitata e poi gli ha tranciato la mano sinistra, “usando strumenti e qualcosa di simile a un cavo”, ha spiegato un investigatore, precisando che l’omicidio e’ avvenuto probabilmente sabato sera. La vittima aveva anche la pancia squarciata, ha riferito un quotidiano locale, secondo il quale e’ stata la stessa aguzzina a spiegare che aveva voglia di “dissezionare” qualcuno. Nella sua casa sono stati rinvenuti anche martello e sega, ha aggiunto un altro giornale. “Volevo uccidere qualcuno, ho comprato gli strumenti da sola”, avrebbe spiegato alla polizia la 16enne, che gia’ alle elementari aveva avuto problemi, mescolando al cibo di due compagni di classe degli agenti chimici. All’epoca aveva spiegato che la stavano “infastidendo” e si “annoiava”. Orfana di madre, morta di cancro lo scorso anno, la ragazza aveva cominciato a vivere da sola dopo che il padre si e’ risposato tre mesi fa. La polizia si rifiuta di confermare e per ora non rilascia informazioni. Crimini violenti sono relativamente rari in Giappone, dove pero’ negli ultimi anni l’attenzione dell’opinione pubblica e’ stata scossa da alcuni episodi che hanno coinvolto giovani.
  Nella stessa Sasebo, nel 2004, una ragazza aveva ucciso a coltellate una compagna, mentre nel 1997 una 14enne venne arrestata per l’omicidio di due alunni.(agi)
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