“Questo bilancio proprio non ci piace”, ha commentato Erik Umberto Pretto a nome del suo gruppo consiliare di minoranza ‘Noi di Marano’.

Il riferimento va diretto all’approvazione del bilancio avvenuta in sede di Consiglio Comunale.

“L’amministrazione ha scelto di approvare a sola maggioranza un bilancio che non condividiamo – commenta Pretto con il suo gruppo in un comunicato – Hanno ritoccato l’addizionale comunale Irpef portandola a ‘tassa piatta’ allo 0,80 per tutte le fasce di reddito (ad esclusione dei redditi inferiori ai 13.300 euro annui) e definendo così una nuova stangata si è abbattuta sui cittadini maranesi”.

Secondo Pretto “con questo provvedimento l’Amministrazione comunale è andata nella direzione opposta rispetto alle decisioni prese dalla stessa nel 2013, quando l’addizionale Irpef era stata scaglionata in virtù del rispetto del principio costituzionale della progressività dell’imposta”.

L’opposizione di Pretto sottolinea che “questa manovra porterà nelle casse del Comune, a partire dal 2016, un maggiore introito annuo di circa 240mila euro, nonostante l’Amministrazione comunale avesse recentemente già previsto l’aumento delle entrate correnti attraverso una rimodulazione dei mutui (nello specifico, era stato allungato il periodo necessario all’estinzione, a fronte di una riduzione della rata annua di rimborso). Ci chiediamo – continua – quali siano le spese correnti che l’Amministrazione comunale intende effettuare, visto questo continuo aumento delle entrate correnti necessarie a coprirle. Ci si trova indubbiamente in una difficile fase di tagli dei trasferimenti statali e si deve continuare la strada di risanamento del bilancio già iniziato dalla precedente Amministrazione comunale, ma ci si aspetterebbe maggiore collegialità nelle scelte. Invece – conclude Pretto con Noi di Marano – in una seduta di Consiglio Comunale assai sofferta, la minoranza ha dovuto compattamente contestare l’illustrazione del bilancio comunale che, concentrandosi solo sulle novità normative legate alla nuova contabilità pubblica, non ha fornito quasi nessun dato ai cittadini presenti, fisicamente o via web, circa la destinazione specifica delle entrate comunali”.

A.B.

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