Costerà come un caffè e il ricavato servirà a garantire la sicurezza dei visitatori che vorranno provare l’ebbrezza della vertigine.

L’amministrazione comunale di Valli del Pasubio non ha ancora deciso se per salire sul ‘Ponte Avis’ si dovrà pagare l’euro che ha ipotizzato come ticket, ma pare che la decisione sia imminente.

L’imponente opera, inaugurata oggi, si staglia già come un’attrazione turistica ed è proprio per tenerla monitorata e poterne garantire la costante stabilità e tenuta che probabilmente si dovrà ricorrere all’obolo.

Una cifra simbolica, il costo di un caffè. Non si sa ancora come sarà riscosso il pagamento del ticket, visto che è impossibile pensare ad una persona che si metta costantemente ad uno dei lati e nemmeno immaginare una sbarra d’ingresso è facile. Un’idea, dicono alcuni, potrebbe essere aggiungere un piccolo surplus ad uno dei parcheggi della zona, ma sarà compito dell’amministrazione comunale decidere il da farsi.

“Niente di strano – dicono gli amministratori – E’ chiaro che quando si può evitare di far pagare una cosa la si lascia gratuita, ma è altrettanto vero che, come per i  musei, i parcheggi, i palazzi o qualsiasi tipo di attrazione, la manutenzione costa e deve essere garantita”.

A.B.

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