Schio dice ‘no’ all’incremento degli inceneritori e anzi, spinge sull’acceleratore della raccolta differenziata spinta per arrivare ad un graduale spegnimento della seconda linea dell’impianto di Cà Capretta.

Il ‘verdetto’ in consiglio comunale lunedì, quando maggioranza e Movimento 5 Stelle hanno approvato l’interrogazione del pentastellato Marco Vantin che ha proposto l’adesione alla campagna ‘Sblocca Italia Game Over’, progetto che vuole fermare l’incremento degli inceneritori approvato nel 2016 dal governo Renzi e riconfermato (e ampliato) dal governo gialloverde.

La campagna punta a raccogliere fondi, tramite eventi ed appuntamenti, per sostenere finanziariamente l’azione legale contro il decreto in sede europea.

“Non ci sono spese per i Comuni”, ha confermato Vantin, che si spinge ancora più in là e auspica la dismissione di molti inceneritori in tutta Italia, lasciandone ‘in vita’ solamente 17.

“Impossibile pensare alla dismissione totale degli inceneritori – ha confermato Anna Donà, assessore all’Ambiente del Comune di Schio – In questo momento mancano le strutture per eliminare i rifiuti non biodegradabili e Schio, pur avendo ottenuto ottimi risultati con la differenziata, necessita di Cà Capretta”.

Su 65mila tonnellate di rifiuti, sono 20mila quelli conferiti nell’inceneritore.

Contrari alla campagna i consiglieri del Pd. “Non c’è ancora la tecnologia che ci consenta di spegnere gli inceneritori”, ha spiegato Giovanni Battistella, a cui ha fatto eco Mario Benvenuti che ha detto: “L’inceneritore è senz’altro meglio delle discariche.

La gestione dei rifiuti è una scelta politica – ha commentato il sindaco Valter Orsi – Ridurre i rifiuti è possibile, Schio né un esempio lampante. Se tutti i novantadue comuni del bacino di Vicenza adottassero il sistema di raccolta che abbiamo a Schio, l’inceneritore sarebbe sufficiente per tutti e potremmo anche spegnere la linea 2. Decidere di non farlo è una scelta precisa, sostenuta soprattutto da chi vorrebbe mettere le mani su Cà Capretta, appropriandosene. Entro il 2020 tutti i Comuni, per decreto europeo, dovranno raggiungere il 76% nella raccolta differenziata. Auspico che venga introdotta una sanzione, che al momento non è prevista, perché la politica deve prendersi le sue responsabilità”.

Raccolta dei rifiuti e posti di lavoro

Secondo Marco Vantin, leader pentastellato a Schio, la raccolta differenziata dovrebbe essere sostenuta sia per motivi ambientali che di opportunità professionali.

“I rifiuti bruciati non creano posti di lavoro – ha spiegato il ‘grillino’ – I rifiuti riciclati invece, ne creano moltissimi”.

In totale accordo anche Orsi, che ha sottolineato l’importanza di abolire la plastica monouso e di puntare invece su materie prime seconde, che garantiscono costi contenuti, durata nel tempo e riciclo dei materiali.

“In Provincia di Vicenza, nel settore delle ciclovie, abbiamo impegnato 16milioni di euro per le strutture collegate alle ciclabili di collegamento della provincia – ha spiegato il primo cittadino – Si tratta di opere di sicurezza e arredi, realizzati in materia prima-seconda. La durata stimata è di 40 anni e costa come il legno. Inoltre, crea un’economia circolare non solo nel prodotto che non viene buttato, ma anche nella lavorazione, che significa manodopera e quindi posti di lavoro”.

A.B.

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