Dalla tragedia che strappa la vita, quando avresti ancora diritto di viverla, alle vite che si salvano. Il tutto passando dall’atto d’amore di chi decide che, in caso di morte, il suo corpo possa essere messo a dispozione per fare vivere quello del prossimo.
Un doppio espianto di organi tra l’ospedale di Santorso e quello di Bassano del Grappa, fatto quasi in contemporanea. E’ accaduto tra venerdì e domenica scorsi.  Due equipe mediche che hanno operato sui corpi di due donatori. A Santorso un uomo  di 53 anni ha donato il fegato e i reni, mentre al San Bassiano la donatrice era una donna di 64 anni. Prelevati i reni, il fegato e le valvole cardiache.
Gli organi sono stati trasferiti in altre città del Nord Italia, dove sono stati trapiantati su 7 diversi pazienti che erano in lista di attesa, dopo le sei ore di osservazione che hanno dichiarato la morte cerebrale.
Poi la segnalazione al centro coordinamento trapianti, che ha fatto risorgire la speranza nelle sette persone che stavano in lista d’attesa. Ma prima di tutto questo, il consenso dei familiari dei due donatori che, pur nel loro momento doloroso, hanno compiuto un gesto carico di umanità ed altruismo.

di Redazione AltovicentinOnline

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