Avevano presentato autocertificazioni false ed incomplete per ottenere il reddito di cittadinanza e adesso due persone residenti una a Schio e l’altra ad Asiago, saranno costrette a restituire il sussidio percepito in modo illecito.

L’operazione della Guardia di Finanza di Vicenza, impegnata ad accertare che i soldi elargiti dallo stato secondo la misura di contrasto alla povertà vengano distribuiti in modo corretto e alle persone che versano realmente in stato di necessità, ha portato alla luce 9 frodi nel vicentino, che ammontano a 50mila euro. I finanzieri, partendo dai quotidiani servizi che vengono svolti per altre finalità istituzionali al fine di controllare la regolarità delle attività che vengono svolte nel territorio, hanno individuato 9 nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, residenti a Vicenza, Altavilla Vicentina, Montebello Vicentino, Recoaro Terme, Schio, Pojana Maggiore, Lonigo ed Asiago.

A Schio e ad Asiago, i percettori del reddito avevano presentato dichiarazioni sostitutive uniche che riportavano dati non completi e in alcune parti indicazioni fasulle, compilate in modo fraudolento appositamente per ottenere il sussidio. Le indagini delle Fiamme Gialle hanno però evidenziato la truffa nel comparto delle prestazioni sociali erogate a sostegno delle fasce deboli della collettività grazie alla quotidiana azione di controllo economico del territorio combinata con l’analisi di rischio rivelata dalle banche dati di cui è dotato il corpo della Guardia di Finanza.

Subito sono scattate le denunce, finalizzate al recupero e alla restituzione delle somme, affinché le risorse economiche pubbliche possano essere spese secondo i requisiti individuati dalla legge ed indirizzate ai cittadini davvero bisognosi di aiuto da parte dello Stato.

di Redazione Altovicentinonline

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